Bagnolo: chiusa la “partita” tra Comune e BTL per la piscina

Stando così le cose, dunque, è facile anticipare che la piscina comunale di Bagnolo rappresenta una vicenda che ha già fatto parlare molto, ma della quale si discuterà ancora tanto in futuro

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La piscina di Bagnolo Mella
La piscina di Bagnolo Mella, foto da comune

Il passo in avanti compiuto non è ancora risolutivo, viste anche tutte le controverse questioni da definire, ma la “telenovela” che da più di vent’anni sta seguendo la piscina comunale di Bagnolo Mella ha fatto registrare un progresso di assoluto rilievo.

L’Amministrazione Comunale bagnolese nei giorni scorsi ha proceduto al versamento di 500.000 euro a saldo della questione aperta con la Banca del Territorio Lombardo. A questo punto, dopo aver versato nell’agosto dello scorso anno la prima rata di 130.000 euro, il Comune guidato dal sindaco Cristina Almici ha versato l’intera cifra che è stata concordata per chiudere il contenzioso che è sorto con la BTL. La banca, in effetti, aveva richiesto al Comune, nelle vesti di garante, il debito che non era stato onorato da Aqvasport pari ad 1.701.342,19 euro più gli interessi legali.

Di fronte all’insolvenza del debitore principale, che attualmente ha assunto la denominazione di Omnia Sport ssd (nuovo cambio nel breve spazio di pochi anni), la BTL ha presentato l’ingiunzione di pagamento al fidejussore, ma il Comune di Bagnolo ha ribadito la sua intenzione di non far fronte ai debiti accumulati dalla costruzione della piscina da un’azienda come l’Aqvasport che non ha mai rispettato la convenzione stipulata.

E’ nata così una controversia tra il Comune e la BTL, un contenzioso che si è chiuso alla somma pattuita di 630.000 euro (ben distante dalla cifra inizialmente richiesta di oltre 1.700.000 euro, ma che rappresenta il valore attribuito da una perizia della piscina stessa eseguita da tecnici del Comune) e che, una volta versata l’intera somma, può essere considerata definitivamente chiusa. Non è invece chiusa la complessa vicenda collegata alla piscina comunale di via Borgo, dato che, da una parte, la BTL si è riservata il diritto di cercare di recuperare il milione (e oltre) che non è stato ancora saldato da Aqvasport, ma dall’altra lo stesso gestore è impegnato in un arbitrato con l’Amministrazione Comunale bagnolese contro l’ordinanza del 2015 che lo ha estromesso prima della scadenza naturale dalla gestione.

Tra le note che doverosamente devono essere ricordate dell’intera vicenda merita un cenno il fatto che nel ’97 il costo della piscina era stato di 1.700.000 euro e che nel 2007 l’allora Amministrazione Comunale bagnolese aveva deciso di rifinanziare il debito, rimasto nel frattempo inalterato, per venire incontro alle difficoltà manifestate da Aqvasport. Nonostante questa misura “straordinaria”, il gestore non è mai riuscito a superare le problematiche evidenziate da diversi punti di vista e dal gennaio 2013 ha interrotto pure i pagamenti delle rate del mutuo previste. Una situazione che, nonostante numerosi solleciti, ha obbligato il Comune di Bagnolo ha decidere di estromettere dall’utilizzo della piscina comunale l’Aqvasport con l’ordinanza numero 3 del gennaio 2015. Da allora l’impianto natatorio è tornato a nuova vita a livello pratico-operativo (attualmente la gestione viene portata avanti dalla Sport Management), ma la partita legale non è certo finita ed è destinata a riservare ulteriori colpi di scena in futuro anche perché si rimane in attesa della definizione dell’arbitrato tra il Comune e l’Aqvasport (che ha avanzato una pretesa risarcitoria per essere stato estromesso dall’impianto prima della naturale scadenza della convenzione, ritenuta però risolta dall’Amministrazione Comunale bagnolese per le inadempienze dello stesso gestore).

Stando così le cose, dunque, è facile anticipare che la piscina comunale di Bagnolo rappresenta una vicenda che ha già fatto parlare molto, ma della quale si discuterà ancora tanto in futuro e che, senza dubbio, riserverà ulteriori motivi di interesse.

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