Brescia, Confartigianato lancia l’allarme: attenti alla truffa del gas

Oltre alle chiamate ingannevoli e ai bollettini inviati per posta proseguono le segnalazioni da parte degli imprenditori di nuove truffe via email

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«È stato segnalato più volte ai nostri associati che alcune agenzie stanno telefonando a coloro che hanno sottoscritto il contratto di fornitura elettrica energia e gas promosso dal CenPI di Confartigianato per comunicare la sadenza di tale contratto. Un fatto assolutamente non vero» testimonia il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti le false telefonate dei call center, ancor più insistenti in questo periodo estivo e che coinvolgono privati e imprese, allo scopo di far sottoscrivere nuovi contratti di fornitura con altri soggetti. «Siamo in presenza di telefonate false, che tendono ad ingannare chi le riceve. Invitiamo coloro che ricevono queste telefonate a non aderire ad alcuna proposta, basata evidentemente su un comportamento scorretto per nulla rispettoso di chi la riceve. Se si è in grado di recuperare il numero di chi chiama, il nome dell’azienda citata per la fornitura, segnalatecelo». Confartigianato ha già denunciato all’autorità antitrust, al Garante della privacy e all’Autorità di regolazione dell’Energia l’incessante raffica di telefonate agli associati da parte di sedicenti operatori per conto di società di vendita energia e gas con pratiche spesso scorrette come l’uso di informazioni riservate come il precedente fornitore, i dati della fornitura, bancari o altro.

Intanto proseguono le segnalazioni di nuove truffe via email. Perché dopo i bollettini ingannevoli inviati per posta, ora le truffe a danno degli imprenditori viaggiano on line. In questi giorni, infatti, le imprese in tutta Italia stanno ricevendo mail con ‘Avvisi di addebiti’ e in apparenza attribuibili all’Inps. In particolare, le mail risultano inviate attraverso diversi indirizzi di posta certificata (PEC) non appartenenti all’Inps, e avvisano di presunte irregolarità nel versamento di contributi. Il testo del messaggio di posta elettronica si conclude con l’invito a cliccare su un link per accedere al dettaglio delle dichiarate irregolarità dal quale però non si accede a nessun indirizzo ufficiale dell’Inps. Al contrario il rischio è che il link rimandi a qualche sito dal quale verrebbe automaticamente scaricato un software maligno (malware). Si tratta dell’ennesimo tentativo per acquisire dati dalle aziende o di introdurre virus nei sistemi informatici.

«Raccomandiamo di non cliccare sul link che compare in questo tipo di mail e, in generale, di diffidare dei messaggi con segnalazioni di irregolarità e richieste di denaro. Confartigianato invita anche gli imprenditori a segnalare le mail sospette alla propria Associazione di riferimento. Da parte sua l’Inps ha diffuso un comunicato nel quale ricorda a tutti i cittadini di non dare seguito a richieste ambigue che arrivino via email e che l’unico link per accedere alle informazioni, ai servizi e alle prestazioni dell’Istituto è:

www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx. Gli elenchi degli indirizzi di PEC utilizzati dalle strutture Inps sono disponibili anche sul sito di Confartigianato.it» conclude Massetti.

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