Ospitaletto, strani resti in campagna: è un rituale di santeria?

Un rito satanico? I dubbi sono venuti a molti. Ma in realtà, più probabilmente, si tratta di un rituale di magia bianca, riconducibile a qualche rito animistico

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I resti di un rituale di santeria fotografati a Ospitaletto, foto da Facebook

Singolare avvistamento nelle vicinanze dell’ex area Kriotrans di Ospitaletto, in una zona di campagna. Il ritrovamento è stato immortalato da una cittadina sabato scorso e rilanciato su un gruppo Facebook: a ridosso di alcuni arbusti, come mostra chiaramente l’immagine, si vedevano un telo con un cesto, una bottiglia di spumante, un bicchiere pieno, un frutto tropicale, uva, limoni tagliati, diverse carte da gioco, nastri e due ventagli colorati.

Un rito satanico? I dubbi sono venuti a molti. Ma in realtà, molto più probabilmente, si tratta di un rituale di magia bianca, riconducibile a qualche rito animistico africano o sudamericano come il vudù, la santerìa e il candomblè, che uniscono elementi del cattolicesimo con credenze tradizionali dei popoli africani e sudamericani. Il ventaglio, ad esempio, potrebbe essere un riferimento a Oshu, la patrona di Cuba, la cui festa cade però l’8 settembre.

Di certo non si tratta di magia nera, ma di offerte fatte a qualche divinità tribale per chiedere favori e propiziare eventi positivi. Ritrovamenti simili (con quasi tutti gli oggetti immortalati a Ospitaletto), oltretutto, sono già avvenuti nel Bresciano e in diverse zone d’Italia.

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