Lago d’Iseo, corpo ritrovato a 80 metri di profondità: è ancora mistero sull’identità

Le difficoltà stanno nel fatto che il corpo è rimasto per 7 anni in acqua e lo stato attuale del cadavere è quello della mineralizzazione

0

E’ ancora mistero sull’identità del corpo ritrovato a 80 metri di profondità nelle acque del lago d’Iseo.

Gli accertamenti – come riporta Bresciaoggi – si stanno infatti rivelando più complicati del previsto e non c’è ancora la prova genetica che lo scheletro, recuperato nella macchina adagiata ad oltre 80 metri di profondità tra Tavernola e Montisola, appartenga a Rosario Tilotta, pensionato bergamasco del quale si persero le tracce ormai 15 anni fa.

Le difficoltà stanno nel fatto che il corpo è rimasto per 7 anni in acqua e lo stato attuale del cadavere è quello della mineralizzazione. Ad occuparsi del caso è Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa che si è occupata del delitto di Yara Gambirasio e del caso di Mario Bozzoli, che nei prossimi tre mesi dovrà consegnare la relazione al pm Giancarlo Mancusi.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome