Un nuovo caso di presunto caporalato in provincia di Brescia è emerso nelle scorse ore. In seguito alle indagini, quattro persone di origini pakistane, residenti tra le province di Brescia e Bergamo, sono state denunciate.
L’operazione è stata condotta dalla polizia locale di Montichiari. I quattro titolari delle imprese avrebbero sfruttato i propri lavoratori – 14 tra indiani, pakistani, bengalesi e nigeriani – senza garantire loro giuste condizioni di lavoro. I quattordici dipendenti mettevano i volantini dei supermercati nelle cassette della posta delle abitazioni, lavorando anche 10 ore al giorno, guadagnando meno della metà degli 8 euro all’ora previsti e mangiando nel retro del furgone o addirittura a terra. Le accuse mosse verso i titolari sono quelle di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
E’ inoltre emerso che nove lavoratori venivano pagati in nero, quattro venivano pagati con buste paga falsificate e uno era clandestino. Uno dei datori di lavoro è accusato anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’addetto verrà espulso. I denunciati – se le accuse si riveleranno fondate – dovranno pagare multe da 7mila a 43mila euro per ogni addetto senza contratto.