Grave incendio al caseificio Solat di Leno (in località Castelletto) lungo la strada provinciale 7. La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara: al momento l’unica certezza è che dal capannone si è levato un denso fumo nero, visibile anche a diversi chilometri di distanza, e che il bilancio di quanto accaduto è serio.
INCENDIO A LENO, IL BILANCIO DEGLI INTOSSICATI
Stando alle prime informazioni, infatti, ci sarebbero un ustionato e ben cinque operai intossicati, di età compresa tra i 19 e i 57 anni. Ma nessuno sarebbe in pericolo di vita e l’intervento è stato classificato di sanitari con il codice gillo.
+++ AGGIORNAMENTO FERITI DA AREU ORE 17: 2 codici gialli, 5 verdi di cui 2 hanno rifiutato l’ospedalizzazione. Paziente piú critico è rimasto ustionato al volto (ustioni di secondo grado) con inalazione di fumo e trauma per l’esplosione. Il secondo codice giallo e i verdi presentavano invece segni di inalazione fumo +++
Le fiamme sono divampate intorno alle 15. Immediato l’intervento di Vigili del fuoco, dei carabinieri e dei soccorritori, arrivati sul posto con tre ambulanze e due automediche.
CAUSE DA CHIARIRE, DANNI MILIONARI
Le cause del rogo verranno chiarite nei prossimi giorni, ma – secondo una prima ipotesi – a causare il rogo potrebbe essere stata l’esplosione di alcune tubature di gas. Nel frattempo la certezza è che i danni ammontano a diversi milioni di euro. Il caseificio Solat, infatti, produce 65mila forme di Grana Padano all’anno e ne stocca nei magazzini per la stagionatura molte di più.