Ok School, la formazione passa anche dall’uso consapevole dei social

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Gli studenti di Ok School, foto da ufficio stampa

La formazione passa anche dall’uso, consapevole, dei social. Ok School ha presentato ieri il suo nuovo progetto, in collaborazione con Marketing Digital Mind, che risponde proprio a questo principio.

“Touchpoint” è un pacchetto di ore di formazione annue volte all’utilizzo responsabile e sensato dei social. Il percorso, studiato dai professionisti del Marketing Digitale e dalla scuola cittadina, servirà ai futuri professionisti del benessere nonché del settore grafico ipermediale, ma soprattutto agli uomini e le donne di domani, per affrontare vari aspetti dell’educazioni civica tra cui quella digitale intesa, appunto, con responsabilità e senso civico.

Dalla strategia di marketing per le proprie attività alle bufale e ai pericoli online: questi alcuni dei temi degli incontri calendarizzati da novembre a giugno. Il progetto presentato oggi a tutti gli studenti iscritti ai percorsi del Cfp vedrà protagonisti anche collaboratori esterni, esperti della rete, membri delle forze dell’ordine con cui la scuola lavorerà partendo dalle Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole.

“Un viaggio a tutto tondo nel mondo dei social – ha spiegato nell’occasione Silvano Baretti, Direttore di Ok School Academy – un percorso collettivo e individuale che punta a promuovere negli studenti lo sviluppo di competenze sia dal punto di vista professionale sia da quello personale. Durante gli incontri – ha aggiunto Baretti – largo spazio verrà dato anche all’intervento di esperti che quotidianamente fanno in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo, e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse, non faccia più vittime. Questa è un’opportunità che la scuola, insieme agli esperti di Marketing Digital Mind, offre ai propri alunni – conclude il direttore del Cfp cittadino – per sviluppare ‘Social Media Skills’ oggi sempre più richieste dal mercato del lavoro che si sta sempre più digitalizzando”.

“Penso che oggi ci sia un grande gap tra la formazione e il mondo del lavoro – ha aggiunto il Social Coach Andrea Bosetti – Il problema però non è sempre a valle, dovrebbero essere per prime le aziende a capire di come gli strumenti digitali siano all’interno di qualsiasi strategia aziendale fondamentali. Abbiamo il compito di preparare i ragazzi al mondo del lavoro in maniera concreta per dare da subito all’azienda un valore tangibile dando credibilità ad un settore che ancora viene visto come marginale. Il progetto presentato oggi – ha precisato Bosetti – ha la finalità di portare valore non solo a livello commerciale per i ragazzi, ma anche in termini di personal branding, dove la cura della propria persona all’interno delle piattaforme diventa un tema che non si può più trascurare, conoscendo perfettamente i rischi da evitare e le relative tutele da mettere in pratica, trasformando il tutto in una grande opportunità”.

“Siamo nell’epoca dello storytelling, della creatività e dei contenuti – ha concluso il Content Creator Gio Russo – I social lasciano libera espressione e liberano la creatività dei ragazzi. Quando creo un contenuto danzo con lo smartphone. Insegnerò a danzare, a divertirsi, a creare dando sempre valore alla comunicazione”.

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