Lavoratori in nero e clandestini, arrestata la titolare di un laboratorio tessile

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Una donna di nazionalità cinese è stata arrestata dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia.

La cittadina straniera, titolare di un laboratorio tessile con sede a Calcinato, è accusata di caporalato. Avrebbe infatti sfruttato cinque lavoratori senza contratto e di cui tre persino irregolari sul territorio nazionale.

I carabinieri hanno inoltre posto i sigilli al laboratorio perchè durante il controllo sono state riscontrate irregolarità nel rispetto alle norme di sicurezza. L’attività è quindi stata sospesa.

I tre lavoratori clandestini, anche loro di origine cinese, sono stati accompagnati in questura a Brescia, dove sono state aperte le pratiche di espulsione.

La titolare dell’impresa dovrà pagare sanzioni per un totale di 50.000 euro.

Nell’ambito dello stesso servizio di controllo sono finiti nel mirino dei carabinieri anche altri due laboratori tessili. Anche in questi casi a gestire le imprese erano cittadini di nazionalità cinese che sono stati denunciati per violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

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