Piazza Cavour di Rovato torna a tingersi di rosso in un’immagine che sta diventando virale sui social e su Facebook per protestare contro la decisione del sindaco, che sabato pomeriggio ha ordinato agli organizzatori di smantellare d’urgenza l’allestimento con cui avevano “vestito” la piazza principale del paese per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza contro le donne.
Il primo cittadino Tiziano Belotti aveva giustificato la propria decisione con motivi estetici e con il mancato via libera della Soprintendenza (“Ci sono molti modi per rovinare una piazza e il suo porticato monumentale. Questo, per esempio, è uno”, aveva scritto su Facebook). Ma l’associazione organizzatrice aveva risposto, sempre via social, con una lunga ricostruzione, da cui emergerebbe che il Comune era al corrente da tempo del dettaglio del progetto, che prevedeva di coprire le colonne della piazza vantiniana con fasce rosse (rimovibili) e cartelli.
Il caso è quindi diventato nazionale, tanto che ne ha parlato anche il quotidiano Open di Enrico Mentana citando un’espressione infelice che sarebbe stata utilizzata dal primo cittadino secondo i promotori dell’iniziativa. E il sindaco, dopo un giorno di silenzio, ha pubblicato sui social la sua versione dei fatti, ribadendo che l’ordinanza è stata motivata dalla “totale assenza di autorizzazione” e che “non ha alcuna relazione con il messaggio contenuto nelle manifestazioni contro la violenza alle donne; iniziative peraltro ampiamente condivise e patrocinate dall’Amministrazione Comunale che rappresento”.
L’allestimento, che avrebbe dovuto restare visibile fino al primo dicembre, è stato subito smantellato. Ma molti ora invitano Belotti a riallestire la piazza contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre per dimostrare fattivamente la volontà dell’amministrazione sull’argomento. E nel frattempo sui social, grazie a Photoshop, la piazza è tornata con le colonne rosse: un’immagine che molti (anche non rovatesi) stanno condividendo sulle proprie banche per dire #noallaviolenzasulledonne.