Tagli alla PAC, Rolfi: non sono accettabili. Gestione fondi resti a Regione

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Fabio Rolfi (Lega)
Fabio Rolfi (Lega)

La Regione Lombardia ha incontrato  tutte le associazioni del mondo agricolo e gli altri attori del comparto per fare il punto della situazione sulla prossima Politica agricola comune e per pensare a una proposta che sia la più condivisa possibile.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, è intervenuto in una tavola rotonda che ha visto gli interventi di Paolo Voltini (presidente Coldiretti Lombardia); Antonio Boselli (presidente Confagricoltura Lombardia); Giovanni Daghetta (presidente Cia Lombardia); Roberto cavaliere (presidente Copagri lombardia); Damiano Di Simine (responsabile scientifico Legambiente Lombardia); Lucia morali (presidente Gal Valle Brembana 2020); Anna Giorgi (Università della Montagna) e Fabio Perini (Confcooperative Lombardia).

“Non vogliamo farci trovare impreparati. Abbiamo iniziato un lavoro di condivisione delle proposte già nei mesi scorsi con una consultazione online sulle priorità e tavoli costanti con gli stakeholder – ha detto Rolfi – l’agricoltura lombarda coniuga la zootecnia intensiva della pianura con le produzioni di montagna. Siamo votati all’export e alla sostenibilità ambientale”. “La Regione Lombardia – ha aggiunto – si batterà in ogni sede per contrastare le proposte di tagli, che si sono concretizzate con una diminuzione di fondi di 370 milioni di euro all’agricoltura italiana dall’Europa per il 2021. L’Italia deve combattere contro questi tagli”.

Al centro dell’attenzione anche gli scenari organizzativi della Politica agricola comune. A cominciare dall’Autorità di gestione.

“Come Regione Lombardia riteniamo che l’Autorità di gestione, la realtà che gestisce i bandi – ha ammonito l’assessore – debba restare in Lombardia. Diciamo no alla centralizzazione a Roma delle politiche, uno scenario che ci preoccupa molto, perché causerebbe problemi e difficoltà ai territori e avremmo, come agricoltura lombarda, meno efficienza. Con danni per i comparti agricoli”.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, l’assessore ha ricordato come sia un obiettivo perseguibile “aprendo all’innovazione, sostenendo la ricerca. L’innovazione garantisce sostenibilità sia ambientale che economica alle aziende, un tema che deve rimanere centrale nella programmazione. Un no netto, invece a sovraccarichi ambientalisti che rischiano di trasformare una politica nata per l’agricoltura in una realtà per l’ambiente snaturandola”

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