Più aiuti per l’autismo, sì unanime del Consiglio regionale

0
Simona Tironi, foto da ufficio stampa

Approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale e dalla Giunta di Regione Lombardia la Risoluzione “Determinazioni in ordine all’autismo”, presentata dalla Consigliera Simona Tironi, Forza Italia, che è stata relatrice, tende la mano ai malati fornendo un aiuto concreto. La Risoluzione prevede di attivare un tavolo “inter-assessorile” per procedere con un approccio multidisciplinare nel contrasto della sindrome dello spettro autistico, ampliando le misure di sostegno in età sia pediatrica sia adulta, assicurando la piena inclusione scolastica e potenziando le campagne di sensibilizzazione e informazione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

“I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da una grave e generalizzata compromissione di diverse aree dello sviluppo – ha sottolineato Simona Tironi, vice presidente della commissione sanità della Regione Lombardia -. La malattia compromette così le interazioni sociali, le competenze comunicative, i comportamenti, gli interessi e le attività.

L’autismo è tra i più comuni e invalidanti disturbi dello sviluppo neuropsichico: in Lombardia colpisce circa 16.000 bambini e ragazzi, spesso associato ad altri disturbi”. Tra il 2008 e il 2016 i pazienti con disturbi neuropsichici seguiti nelle strutture sanitarie lombarde sono passati da circa 65.000 (il 4% della popolazione tra 0 e 18 anni) a più di 114.000 (7% della popolazione), con un aumento del 75% in 8 anni e un aumento medio del 5-6% all’anno”. Nel Bresciano i casi seguiti dall’Ats sono 1.440, di cui il 78 per cento maschi.

“Questa Risoluzione – ha commentato Simona Tironi – è frutto di un lavoro molto approfondito. Non abbiamo voluto fare un libro dei sogni, ma un lavoro serio pensato per migliorare pragmaticamente la vita delle persone affette da autismo e delle loro famiglie”. Non solo. Ha proseguito il vice presidente della commissione sanità: “Per la loro complessità, i disturbi dello spettro autistico hanno bisogno di una presa in carico a 360 gradi e in modo particolare di una stretta sinergia tra istituzioni e associazioni dei familiari. Occorre prevedere interventi mirati specialistici che investano non solo un percorso di cura e riabilitazione, ma anche interventi a lunga assistenza di intensità diverse, oltre a competenze professionali qualificate. Abbiamo chiesto percorsi specifici che garantiscano così un’adeguata presa in carico del paziente nel suo percorso di riabilitazione che dovrà proseguire anche nella fase adulta”.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome