La Guardia di finanza di Pavia, su ordinanza del Tribunale di Milano, ha disposto un maxi sequestro di 120 immobili presenti nei territori di Milano, Lodi, Brescia, Torino, Genova e altre città, ma anche alcuni conti correnti e una polizza assicurativa.
A finire nei guai un imprenditore titolare di una società operante nel settore della logistica accusato, oltre che di frodi fiscali e riciclaggio, anche di sfruttamento del lavoro e di caporalato nel facchinaggio.
Dalle indagini sarebbe emerso che l’uomo, a capo di un network di consorzi e cooperative tra il 2012 e il 2018, avrebbe approfittato dello “stato di bisogno dei lavoratori, tenuti costantemente sotto la minaccia di perdere il lavoro”. I lavoratori sarebbero inoltre stati costretti a condizioni lavorative contrarie a quanto disciplinato dai contratti collettivi nazionali, con paghe minime e turni di lavoro impossibili.
L’imprenditore, che ha 63 anni e risulta residente in Svizzera, è ai domiciliari.