Regione, a Brescia il primo Hospice pubblico solo per bambini

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Neonato, foto generica da Pixabay

Il Primo Hospice pediatrico pubblico della Lombardia per l’assistenza ai minori aprirà a Brescia.

“L’ordine del giorno che ho proposto- commenta Simona Tironi- riguarda la necessità di intervenire quanto prima sui bisogni generati dai bambini che hanno delle malattie inguaribili o con disabilità gravi e che necessitano di un accompagnamento con cure palliative pediatriche nella nostra zona, Lombardia orientale. Per cui ho chiesto che venga realizzato un hospice pediatrico all’interno della nostra Asst Spedali Civili di Brescia alla quale fa capo l’ospedale dei bambini, hub di riferimento e di eccellenza, per le città di Brescia, Mantova e Cremona. Oltretutto sarà il primo Hospice pediatrico pubblico di tutta la Lombardia. Ho anche chiesto, di prevedere per ogni ATS della Lombardia dove non c’è una struttura come questa, un ambulatorio per il trattamento delle terapie del dolore pediatrico.

“Siamo molto contenti che si possa realizzare un Hospice pediatrico a Brescia – commenta Marco Trivelli Direttore Generale degli Spedali Civili – presso il nostro ospedale, siamo stati scelti grazie ad alcune delle nostre competenze speciali all’interno dell’ambito pediatrico, per questo motivo siamo pronti per gestire questo tipo di servizio. Il sistema di cure palliative e l’hospice potranno essere un punto di riferimento per tutta la zone della Lombardia orientale per le province di Brescia, Mantova e Cremona. Questo sarà per noi un percorso importante non ci occuperemo solo di patologie oncologiche ma anche di quelle legate alla malattie rare”.

Oltre all’ordine del giorno sono passati tre emendamento importanti il numero 251 del progetto di legge 102, che va a disciplinare i servizi ausiliari all’istruzione dove le spese correnti saranno aumentate nel 2020 di 4,9 milioni di euro. “Noi come Regione Lombardia – commenta Simona Tironi – ci siamo sempre occupati del trasporto scolastico e dei servizi di inclusione scolastica degli studenti con disabilità di secondo ciclo. Per L’ultimo anno scolastico 2018-2019, 1204 studenti hanno ricevuto il servizio di trasporto con un finanziamento regionale di circa 2 milioni di euro, 5090 studenti hanno ricevuto un servizio educativo per una spesa totale di circa 39 milioni di euro, visto l’incremento dei casi gravi ci richiede un aumento sia di spese di assistenza che di trasporto. Per questo motivo per l’anno 2020 ho chiesto un finanziamento aggiuntivo di quasi 5 milioni di euro”.

Dal 1 marzo 2020 per tutto il triennio 2020-2022 , grazie all’emendamento 31 del progetto di legge 101, verrà abolito anche il super ticket, ossia la quota fissa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, per gli assistiti non esentati, grazie all’aumento di 54 milioni di euro la missione 13 tutela della salute. “Ritengo che questa sia una manovra di assoluta equità – commenta la vice presidente della Commissione Sanità Simona Tironi – da sempre ci reputiamo la sanità più eccellente del nostro Paese e con costi inferiori per i nostri cittadini. Grazie anche alla capacità che Regione Lombardia ha di programmarsi abbiamo dimostrato anche questa volta del nostro eccellente lavoro per favorire l’accesso ai nostri cittadini alle cure con costi sempre più bassi.”. Terzo ed ultimo ma non meno importante è l’emendamento 18 che riguarda il progetto di legge 100 ossia quello dell’esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per gli operatori delle forze armate, delle forze di polizia e del corpo nazionale dei vigili del fuoco che accedono al pronto soccorso dopo un infortunio durante le ore di servizio. “A prescindere dal codice di dimissione del pronto soccorso – commenta Simona Tironi – per un anno intero dal giorno dell’infortunio questa misura è finalizzata a evitare le spese sanitarie visto i rischi ai quali queste categorie si espongono quotidianamente nell’interesse dell’intera collettività. Non abbiamo potuto inserire la Polizia locale e la Protezione civile perché hanno una copertura Inail che alle altre categorie ad oggi è negata. Abbiamo messo a disposizione 100 mila euro all’anno per l’esenzione del ticket calcolandolo tramite una sovrastima degli infortuni avvenuti negli ultimi anni, ossia 368 negli ultimi 5 anni”. Ne faranno parte per le forze armate: Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Carabinieri e il Corpo forestale che dal 2016 è stato assorbito dai Carabinieri, per le forze di polizia. Polizia di stato e stradale, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria, i Vigili del fuoco, Polizia locale e Protezione civile.

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