Con l’invecchiamento progressivo della popolazione italiana e bresciana, oltre al diffondersi di abitudini di vita sempre più sedentarie, stanno crescendo nella popolazione maschile i casi di prostatite. Ma di che parliamo? Di un problema che affligge mediamente una persona – un uomo – su dieci nel mondo occidentale (la percentuale varia dal 7 al 12 per cento). Per questo abbiamo deciso di scrivere un breve articolo di charimento sulla materia (puoi approfondire l’argomento su soluzioneonline).
PROSTATITE, COSA E’?
Con il termine prostatite (o uretroprostatite) viene indicata ogni tipo di infiammazione della prostata, o ghiandola prostatica. Tale patologia – è persino banale ricordarlo in questa sede – riguarda soltanto la popolazione maschile, perché le donne ne sono sprovviste. In ambito medico la prostatite viene comunemente divisa in quattro sottocategorie: la acuta, la cronica batterica, la cronica abatterica (o sindrome dolorosa pelvica cronica) e l’asintomatica. Ciascuna presenta manifestazioni e cause diverse, ma la forma più diffusa – la prostatite acuta – è causata da batteri che colonizzano le vie seminali per cause alimentari, sessuali o legate alle abitudini nella minzione.
PROSTATITE, COME RICONOSCERLA?
PROSTATITE, COME PREVENIRLA?
PROSTATITE, COME CURARLA?
Per curare la prostatite la medicina occidentale fa generalmente ricorso a farmaci (antibiotici e antinfiammatori). Anche se molto spesso i sintomi richiedono di iniziare le terapie prima di una adeguata fase di analisi e, dunque, richiedono correzioni “in corsa”. La durata delle cure supera mediamente il mese.
Per qualsiasi dubbio, in presenza di anche solo uno di questi sintomi, il consiglio è comunque soltanto uno: non fidatevi di nessuno se non del vostro medico.