Due imprenditori residenti a Corte Franca sono finiti in manette per bancarotta fraudolenta.
Secondo l’accusa i due costruivano immobili con i soldi delle banche e li trasferivano a società di capitali intestate a propri prestanome senza provvedere al pagamento del prezzo.
Il meccanismo ha attirato l’attenzione e nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Brescia nei confronti dei due imprenditori.
La condotta illegale dei due arrestati ha causato il dissesto di due società di capitali bresciane operanti nel settore della costruzione e compravendita di beni immobili e un danno patrimoniale di rilevante entità ai creditori.
Le distrazioni patrimoniali accertate ammontano a circa 3 milioni di euro.