🔴 Brescia città, strade più sicure: nel 2019 ben 146 feriti in meno

Sono questi i risultati del progetto “Strade Sicure”, messo in campo dalla Polizia Locale nel corso del 2019

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Cala il numero di incidenti stradali nel territorio del Comune di Brescia, in controtendenza rispetto ai dati nazionali e provinciali. I sinistri scendono, infatti, da quota 1066 (dato 2018) a 982 nel 2019. Sono in netto calo anche gli infortuni causati dagli incidenti che, se due anni fa ammontavano a 782 casi, nel 2019 sono stati 636, con uno scarto quindi di 146 unità. Anche il numero di decessi è in diminuzione: nel 2019 si sono avuti sei casi, contro i sette del 2018.

Sono questi i risultati del progetto “Strade Sicure”, messo in campo dalla Polizia Locale nel corso del 2019. Partito all’inizio dello scorso anno, il piano è nato dalla necessità di controllare la circolazione stradale e prevenire gli incidenti stradali, con particolare attenzione per quelli causati dall’alta velocità.

È stata realizzata, in prima battuta, un’attenta mappatura del territorio, geo referenziando i luoghi che negli ultimi anni hanno avuto una maggiore concentrazione di sinistri. I dati sono stati implementati tenendo anche conto delle segnalazioni dei cittadini riguardo alla pericolosità di alcuni tratti stradali, percorsi spesso a velocità troppo elevate.

Al termine di questa fase, sono stati organizzati e coordinati numerosi controlli mensili che hanno impegnato le pattuglie della sezione territoriale e il personale specializzato in rilevazioni elettroniche. La presenza sul territorio, oltre ad avere una funzione preventiva, ha portato comunque anche a una importante attività sanzionatoria.

Nel corso del 2019 sono state elevate, infatti, 1426 infrazioni per superamento dei limiti di velocità. Contemporaneamente ai controlli nelle vie dove gli incidenti sono più frequenti sono stati eseguiti pattugliamenti anche nelle aree urbane, dove il limite di velocità è pari a 30 chilometri orari, senza utilizzare apparecchiature tecnologiche.

Il progetto proseguirà anche nel 2020, con le stesse modalità, per poter raggiungere risultati ancora più significativi a tutela della sicurezza degli utenti della strada.

 

 

Incidenti rilevati dal Comando Polizia Locale di Brescia
  Anno 2018 Anno 2019
Numero incidenti 1066 982
Feriti 782 636
Decessi 7 6

 

 

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1 COMMENT

  1. Mi complimento all’iniziativa della Prefettura e, del Comune di Brescia, nella campagna nel solco della cultura della <> contro gli incidenti stradali. Mettere in piazzale Arnaldo un’auto incidentata, come monito, rivolto soprattutto ai giovani…
    Maledetta chiamata…
    Gli incidenti stradali sono oramai “STRAGI”…
    Siamo spesso capaci di indignarci quando arrivano notizie di incidenti dell’ennesima notte di festa trasformata in tragedia per colpa dell’ennesimo ubriaco-drogato alla guida e, compagni di viaggio sotto gli effetti di chissà quale merda di droga…
    Ma poi, passato il clamore mediatico, tutto torna come prima e le famiglie delle vittime uniscono al dolore per la morte dei propri cari la beffa, di una giustizia ingiusta. Penso all’incubo delle madri e padri quando escono i loro figli è la materializzazione dell’incubo che legioni di genitori vivono ogni fine settimana, ogni estate. Figli e figlie adolescenti, o appena maggiorenni, cercano la loro identità è la loro libertà, ne hanno pieno diritto, da sempre è così. Ma subito dopo, perché negarlo, accanto alla felicità sgorga il fiume incontrollabile dei timori. Non è la fastidiosa retorica italica dei figli che sono «pezzi di cuore»: è la consapevolezza fredda e razionale dei mille, spaventosi imprevisti della contemporaneità. Finalmente ci siamo, il reato di omicidio stradale è legge, nello specifico, i delitti stradali sono considerati a pieno titolo reati di “allarme sociale”.
    Ad essere onesto ho dei seri dubbi…!? Guardando negli occhi le madri, i padri, gli amici di troppi ragazzi uccisi per strada a cui oggi va il mio pensiero. E una soddisfazione dare a tutti noi una legge giusta, sacrosanta, che prima di tutto vuole prevenire, impedire che ci si metta alla guida quando non si è in condizioni di farlo, far capire che in gioco c’è la vita. Punire severamente chi non si preoccupa di far male ad altri, in spregio delle regole del codice della strada.
    Eppure continua l’emoragia di omicidi, ogni cinque anni si estinguesse completamente una città di 32.000 abitanti. Numeri che sfuggono spesso ai consueti bollettini di fine week-end, ma che fanno rabbrividire, soprattutto se guardati nel loro complesso. La strada resta infatti un killer feroce, capace di mietere silenziosamente in Italia, ogni anno, più vittime degli attentati alle Torri Gemelle di New York, dell’Aids e degli infortuni sul lavoro. Tuttavia rimane la necessità di un’adeguata opera di prevenzione e di educazione nonché una capillare campagna di sensibilizzazione con l’incremento dei controlli da parte delle forze di Polizia locali e nazionali e una consapevole responsabilità della buona messa sicurezza-manutenzione delle nostre strade, spesso trappole di morte.
    Forse la soluzione che i Sindaci dovrebbero fare una coraggiosa ordinanza che tutti i locali, bar, discoteche nait e/o feste private cessino-chiudano per le ore 23.00…!?
    Forse lo stato dovrebbe rendere obbligatorio nelle scuole anche la cultura della strada codice ecc…!?
    Forse serve una La task force di esperti sociologi, psicologi dove ogni Sindaco di piccole o grandi Città si trovino per riflettere prima che le città man mano si svuotano…!?
    No, no, no questa generazione secondo me, vive il complesso dell’immortalità, pensano come un app, accendere e spegnere…!
    Bisogna rivedere la cultura dello sballo. Il benessere un fattore interiore da rivedere. Le pene severe non servono.
    Voglio esprimere ancora una volta il mio sentitissimo grazie ai Vigili del Fuoco, volontari della Protezione civile, al 112 e, un sincero grazie anche ai poliziotti della stradale e soprattutto a tutti quei vigili e vigilesse delle nostre grandi e piccole città.
    E un raro, sentito, grazie, al nostro legislatore per la Legge “reato stradale”..! E inevitabilmente, umanamente, dopo questo buio, si ricomincia ad aver dei dubbi che serve altro..!?
    Celso Vassalini – volontario Vicepresidente Aifos Protezione Civile

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