Il gip di Brescia Carlo Bianchetti ha convalidato il fermo di Andrea Pavarini, il 32enne bresciano accusato di aver ucciso nella serata di sabato la compaesana 39enne Francesca Fantoni, il cui corpo è stato trovato lunedì mattina in un parco pubblico di Bedizzole.
LA DINAMICA DELL’OMICIDIO
Secondo la ricostruzione, Francesca e un’amica si erano recate per un aperitivo in un bar di piazza Europa, a Bedizzole. Lì Pavarini avrebbe offerto loro quanto consumato, invitandole poi a uscire con lui. Le telecamere lo riprenderebbero all’esterno dello stesso bar mentre saluta la vittima. Ma, secondo il racconto dell’amica, Pavarini avrebbe pedinato le due giovani fino al vicino parco. Qui Francesca e l’amica si erano separate e Pavarini ha compiuto l’omicidio a mani nude, nascondendo poi il corpo in una siepe. Erano circa le 21.45 e – un quarto d’ora dopo – l’assassino era in un altro bar, con i vestiti ancora sporchi di fango e sangue. Con i presenti si sarebbe giustificato parlando di una caduta sul lavoro.
IL MOVENTE DELL’OMICIDIO
Andrea Pavarini ha confessato di aver ucciso Francesca, ma non avrebbe fornito spiegazioni sul movente. Diversi testimoni sentiti dai media, però, avrebbero riferito che Pavarini era “ossessionato dalle donne” e avrebbe fatto avance a diverse persone anche nel giorno della tragedia. Il movente, stando alle ipotesi, potrebbe essere ricercato proprio in un tentativo di approccio respinto dalla vittima. Tra i due, però, non ci sarebbe mai stata alcuna relazione. Di certo sulla figura di Pavarini sussistono molti dubbi e non è escluso che venga chiesta una perizia psichiatrica.