Pallanuoto, An Brescia batte nettamente la Rari Florentia

In casa della Rari Nantes Florentia, nel dodicesimo e penultimo turno d’andata, la squadra di Sandro Bovo prevale con un netto 18 a 5 (6-1, 6-1, 1-2, 5-1, i parziali)

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Solida e concentrata, l’An Brescia si presenta in maniera senz’altro positiva alla ripresa del campionato di A1 maschile: in casa della Rari Nantes Florentia, nel dodicesimo e penultimo turno d’andata, la squadra di Sandro Bovo prevale con un netto 18 a 5 (6-1, 6-1, 1-2, 5-1, i parziali). In casa An, la lunga pausa osservata per le festività natalizie e per campionati europei, è stata sfruttata al massimo per recuperare gli infortunati e per preparare al meglio una seconda fase di stagione intensa e piena di appuntamenti importanti: oggi, alla piscina Nannini, i biancazzurri hanno messo a frutto il lavoro svolto nelle ultime settimane, con una difesa di grande sostanza,  con tutti i giocatori sempre pronti a dare una mano, e con un attacco puntuale a sfruttare le occasioni create. Tra le tante note positive, a spiccare è il rientro di Nicholas Presciutti, di nuovo in acqua dopo otto mesi di stop per l’infortunio alla spalla destra.

«Direi che la giornata è stata tranquilla – a parlare è proprio il numero nove bresciano, Presciutti junior, raggiante per aver ritrovato il vero clima agonistico -, e questo perché abbiamo rispettato le consegne del nostro tecnico: dietro abbiamo chiuso bene, non concedendo gol facili, e davanti ci siamo mossi altrettanto bene, preparando le conclusioni come stabilito e andando al tiro con efficacia. Considerato che era da un mese e mezzo che la squadra non giocava gare ufficiali, la possiamo ritenere una ripresa davvero buona. Per quanto riguarda me, sono felicissimo di essere tornato nell’organico; è stato quasi come un nuovo esordio, in alcuni momenti ho avuto le stesse sensazioni che ho provato quando avevo sedici anni e venivo inserito in prima squadra. Un po’ di dolori li ho sentiti, ma tutto sopportabile e, comunque, la contentezza di ritrovarmi in mezzo ai compagni, ha prevalso su tutto: mi mancava tutto del gioco vero, dell’atmosfera da match ufficiale, e anche il clima della trasferta mi mancava un sacco, comprese le soste all’autogrill. Era da giugno che non giocavo, mi sono tolto un peso».

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