🔴🔴🔴 Tragedia di Palazzolo: prima gli attacchi sui social, poi il suicidio

Sui social pare che molti abbiano continuato a scagliarsi pubblicamente contro l'agente della Polizia locale palazzolese: non è chiaro però in che misura

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Polizia locale, foto generica

Non è chiaro se abbia lasciato un biglietto per spiegare le ragioni del suo tragico gesto. Nè se ci sia un collegamento tra il suicidio e il fatto di cronaca che lo aveva visto protagonista prima della tragedia. L’unica certezza è che l‘agente della Polizia locale di Palazzolo si è tolto la vita con la pistola di ordinanza, nell’auto di servizio, a poche ore di distanza dalla polemica che lo aveva coinvolto. Un gesto che ha gettato nello sconforto un’intera comunità.

Il caso finito sui media era quello dell’auto dei vigili posteggiata negli spazi riservati ai disabili, sollevato dal presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Bergamo. Per l’accaduto il vigile 44enne si era scusato pubblicamente (“Non ho parole per esprimere il mio rammarico. Non era mia intenzione, ma purtroppo mi sono confuso con la segnaletica. La prego di accettare le mie scuse sincere e di continuare a riporre fiducia nel nostro lavoro e nelle istituzioni”) e si era auto “multato”, donando cento euro all’associazione. Un gesto nobile, accettato di buon grado dalla controparte. Ma non da tutti sul web.

Sui social, infatti, pare che molti abbiano continuato a scagliarsi pubblicamente contro l’agente della Polizia locale palazzolese: non è chiaro però in che misura. In qualsiasi caso è difficile accettare che l’ignoranza di alcuni leoni della tastiera possa aver portato un essere umano fino al gesto più estremo. Anche su questo dovranno fare chiarezza le indagini.

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