Dentisti, Carzeri: meno burocrazia per gli assistenti alla poltrona

A dirlo - in un comunicato stampa - è l'esponente di Forza Italia, prima firmataria della Mozione discussa in Consiglio Regionale

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Claudia Carzeri, Forza Italia (foto da ufficio stampa)Claudia Carzeri, Forza Italia (foto da ufficio stampa)
Claudia Carzeri, Forza Italia (foto da ufficio stampa)

“La mozione che ho portato in aula quest’oggi, in Consiglio Regionale, è frutto di quasi un anno di lavoro e mediazione con la categoria professionale dei dentisti e delle ASO, le cosiddette ‘assistenti alla poltrona’ e gli uffici regionali. Fin da subito anche l’Assessore regionale alla formazione Rizzoli Melania ha compreso la necessità di trovare una diversa modalità di recepimento del decreto ministeriale che aveva penalizzato un settore lavorativo prevalentemente femminile e che, per anni, non ha trovato ascolto”.

A dirlo – in un comunicato stampa – è Claudia Carzeri, prima firmataria della Mozione discussa in Consiglio Regionale, Presidente della V commissione e membro della commissione formazione e lavoro di Regione Lombardia.

“Solo in Lombardia – continua l’esponente di Forza Italia – il Decreto Ministeriale aveva coinvolto circa 500 lavoratrici, un intervento dunque con un forte impatto sui cittadini. In seguito all’accordo tenuto in Conferenza Stato Regioni nel 2017, era stata espressa la comune volontà di predisporre un accordo concernente, sia l’individuazione del profilo professionale dell’assistente di studio odontoiatrico, che la disciplina relativa alla formazione. Regione Lombardia, ha approvato con deliberazione n. XI / 814 del 19/11/2018, la regolamentazione regionale dello standard professionale e formativo dell’assistente di studio odontoiatrico, in linea con quanto previsto dal DPCM del 9 febbraio 2018 ma tale Decreto ha causato, in tutta Italia, talune problematicità che hanno penalizzato, soprattutto, quelle professionalità che, nel passato, non sono state inquadrate nella figura di ASO sebbene, nella pratica, svolgessero tale professione.

“Molte ASO – chiarisce – rischiavano dunque di non vedersi riconosciuta la professionalità acquisita negli anni di lavoro, per ragioni di inquadramento precedenti al decreto o, addirittura, solo perché in possesso del diploma di terza media dovevano rifare il percorso formativo come le nuove dipendenti alla poltrona nonostante i loro anni di comprovata professionalità. Grazie a questa risoluzione domani, in conferenza stato regioni, forti del voto unanime della maggioranza regionale, Regione Lombardia chiederà che l’accesso ai corsi di formazione professionale sia subordinato al possesso del titolo di terza media o, in alternativa,  venga mantenuto, quale requisito di accesso, l’adempimento al diritto-dovere secondo la norma vigente (cioè il possesso della qualifica triennale) per i nuovi iscritti ai corsi mentre per i lavoratori di lunga data sia sufficiente il diploma di terza media.

“Una richiesta importante e necessaria – conclude Carzeri nella nota – per non rischiare che tante donne e assistenti alla poltrona non trovassero più riconosciuti i tanti anni di lavoro e la professionalità acquisita negli anni e che anche i dentisti non dovessero rinunciare a lavoratrici già, da tempo, in servizio presso di loro”.

 

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