🔴🔴 Omicidio Borin, per la procura è stato volontario e premeditato

L'anziana aveva da poco disposto che, alla sua morte, andassero a S.S. la metà dell'immobile in cui viveva e 60mila euro, parte di una polizza sottoscritta il 21 febbraio

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Diva Borin, l'anziana assassinata nella sua abitazione
Diva Borin, l'anziana assassinata nella sua abitazione

Omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti. E’ questa l’accusa della procura di Brescia a carico del 37enne S.S. – commesso in un supermercato cittadino – accusato di aver ucciso la 86enne Diva Borin per motivi economici.

S.S. aveva conosciuto Diva Borin sul lavoro e successivamente aveva iniziato ad aiutarla con piccole commissioni, fino a diventare una sorta di “badante”. Sabato 2 marzo 2019, però, la donna era stata trovata morta nella sua abitazione di via Ballini, a Urago Mella: inizialmente era stato ipotizzato un malore, ma dalle analisi era poi emerso che la donna era stata strangolata, forse con un foulard.

Inoltre gli investigatori hanno scoperto che l’anziana aveva da poco disposto che, alla sua morte, andassero a S.S. la metà dell’immobile in cui viveva e 60mila euro, parte di una polizza sottoscritta il 21 febbraio. Una decina di giorni prima della morte di Diva Borin.

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