di Ciro Corradini – La mia vecchia professoressa di matematica un concetto riuscì a farmelo entrare in testa, a martellate non solo metaforiche, perché ai miei tempi a scuola gli oggi detti “docenti” non andavano troppo per il sottile e se andavi a casa e ti lamentavi beccavi pure il resto.
Il concetto era semplice e chiaro: “Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia”. Così fuori Corini e dentro Lopez, fuori Donnarumma e dentro Aye, fuori Mateju e dentro Martella, fuori Torregrossa e Romulo non per scelta e dentro Spalek e Dessena. Risultato? Un Brescia desolatamente povero di idee e di gioco come il mio portafogli dopo il passaggio dell’agenzia delle Entrate – sempre lode sia che non si sa mai….. Così con l’Udinese finisce 1 a 1 che è risultato bugiardo, visto che gli ospiti hanno dominato, ma pure falso come la dichiarazione programmatica di qualsiasi Governo del Mondo conosciuto, se si tiene conto che a due minuti due dalla fine il Brescia stava in vantaggio! Perchè il calcio spesso è Mistero Buffo alla Dario Fò e può capitare che non ne pigli una, che ti prendano a pallate dall’inizio alla fine, ma che il gol lo fai tu, anzi Bisoli, complice un errore dell’ex De Maio.
E così, ancora una volta, nel finale le rondinelle invece che planare tranquille nel proprio nido, piombano a terra come un sasso colpite da De Paul che fa l’1 a 1 e ci toglie 3 punti che sarebbero stati preziosi come un quadro inedito di Modigliani. La classifica sanguina come le mie orecchie di fronte a certe esibizioni sanremesi. E per restare in tema, se ci salviamo sono disposto a vestirmi come Achille Lauro e a fare il giro di Piazza Loggia !