Si sta rivelando ingiustificato il panico degli abitanti di Roncadelle per un cartello, equivoco, apparso nei giorni scorsi sulla saracinesca di un’attività commerciale del paese.
Sul foglio, rimosso dopo la segnalazione del consigliere di minorana Elisa Regosa, era stato scritto: “Siamo tornati dalla Cina l’1 febbraio, per sicurezza faremo una pausa di 14 giorni. Il negozio riaprirà il 17 febbraio”. E per questo era scattato l’allarme, diventato panico da Coronavirus sui social.
Stando alle informazioni disponibili, non si sarebbe trattato di uno scherzo di qualche buontempone, ma del gesto – forse ingenuo – di una famiglia cinese tornata da poco dalla Cina, che avrebbe deciso di mettersi in isolamento per qualche giorno in via precauzionale.
Le condizioni di salute dei quattro componenti del nucleo, però, sarebbero buone: i quattro, infatti, avrebbero visitato una zona non coinvolta nell’epidemia da Coronavirus e, coome da procedura cinese, sarebbero stati anche sottoposti alla prova della temperatura prima di imbarcarsi per l’Italia. Ora si attendono nuove verifiche da parte dell’Ats. Ma il pericolo sembra lontano. Oltre Oceano.

[…] “Cento casi analizzati in Lombardia, fino ad oggi tutti negativi. Abbiamo attivato insieme alle ATS le verifiche attive per gli studenti in rientrati dalla Cina, in stretta collaborazione con gli istituti scolastici e le stesse famiglie”. di tutte le province sul fatto che al momento non esiste alcun allarme, nè alcuna ragione fondata che giustifichi il panico da Coronavirus (di cu…. […]