di Sara Ferrari – La Festa Nazionale del Gatto ricorre il 17 febbraio ed è nata nel 1990 a seguito di un referendum proposto tra i lettori della rivista “Tuttogatto” per stabilire il giorno da dedicare a questi animali. La proposta vincitrice fu quella di una signora che così motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati:
- “Il mese dei gatti e delle streghe”, febbraio era così definito dai detti popolari;
- è il mese del segno dell’Acquario, ossia, secondo lo zodiaco, mese degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole;
- nella nostra tradizione il numero 17 è sempre stato portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, caratterizzava il gatto;
- la losca reputazione del 17 è determinata dall’anagramma del numero romano “XVII” che si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, che si può tradurre come “sono morto”. Questo non vale per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto altre vite;
- inoltre il 17 diventa “1 vita per 7 volte”.
In varie città d’Italia si festeggia questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi animali e non da meno Brescia con le sue associazioni si attiva per fare del bene.
Alcuni enti prolungano l’orario di apertura per poter fare visite ai quattozampe, altri organizzano concorsi a cui si può partecipare con il proprio gatto, altri organizzano iniziative specifiche per gli animali vaganti della zona e c’è chi mette a disposizione piccoli gadget il cui ricavato è utilizzato per acquisto di pappe.
Le attività sono indicate nei siti degli enti e associazioni dove è possibile prenderne facilmente visione con tutti i dettagli.
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CHI SONO?
Sara Ferrari… Laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia come educatore e specializzazione in colloqui clinici ed attività consultoriali presso l’Università Cattolica passando per il corso di perfezionamento in Psicologia Clinica perinatale. La formazione professionale improntata agli studi psico-socio-educativi è stata applicata lavorando in servizi formativi ed educativi, in particolare in centri rivolti a minori per prevenzione del disagio ed alle famiglie per interventi di riduzione dell’abbandono scolastico.La passione per il gioco con gli animali, che sono per me la dimensione della pace, insieme all’attrazione per l’osservazione e la comunicazione sono i fuochi che mi animano.
Ho saputo purtroppo. Divulghiamo il più possibile perché la forma umana che ha fatto questo sia individuata e sconti tutta la pena fino in fondo.