❓Quartiere di San Polo: informazioni, storia e… perché si chiama così?

San Polo è il quartiere più popoloso (e popolare) di Brescia e raccoglie quasi 20mila abitanti, oltre un decimo del totale. Si trova nella zona sud del Capoluogo

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Torre Tintoretto
Torre Tintoretto

San Polo è il quartiere più popoloso (e popolare) di Brescia e raccoglie quasi 20mila abitanti, oltre un decimo del totale. Si trova nella zona sud del Capoluogo e, urbanisticamente, rappresenta quasi un paese a se stante. Oltre che una delle zone della città sulla cui valutazione ci sono più controversie. Di seguito vediamo di fotografare il quartiere, raccontandone la storia e alcune curiosità. Come l’origine del nome.

QUARTIERE DI SAN POLO, LA FOTOGRAFIA IN SINTESI

Il quartiere di San Polo sorge su un’area di 375 ettari (destinata a edilizia pubblica dal 1965), di cui 175 edificati e 17 dedicati a verde pubblico. Gli alloggi stimati sono circa 17.500 e gli abitanti sono oltre 19mila (circa 7mila in più di Porta Cremona). Tradizionalmente viene diviso in due zone, quella vecchia e quella nuova, nata negli anni Ottanta, su disegno dell’architetto Leonardo Benevolo, che all’intervento dedicò anche un intero libro (L.Benevolo, “Brescia S.Polo: un quartiere di iniziativa pubblica”, Morcelliana, Roma, 1976). Oggi il quartiere è collegato al resto della città anche dalla metropolitana ed è oggetto di particolare attenzione da parte dell’amministrazione comunale, nell’ottica della sua riqualificazione.

San Polo, una vecchia foto aerea

QUARTIERE DI SAN POLO, LA STORIA

La progettazione fu effettuata tra il 1976 e il 1976 da Benevolo (dopo alcuni studi degli anni Settanta), in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Brescia. I lavori iniziarono nel 1979 e terminarono a metà degli anni Ottanta. A caratterizzarlo furono in particolare la presenza di cinque palazzi (Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Tintoretto e Cimabue), tra i più grandi della città, circondati da villette a schiera e grossi parchi. Nella progettazione uno dei principi fu che per ogni abitante erano previsti 50 mq di verde pubblico, 9 mq di strade (principali e di quartiere) e 18 mq di servizi pubblici. Ma subito la città di divise tra chi lo considerava un quartiere ghetto e chi un’opportunità sociale. Un dibattito che ancora oggi prosegue.

San Polo, una vecchia foto del plastico

LA MAPPA DI SAN POLO (DA GOOGLE MAPS)

SAN POLO, PERCHE’ SI CHIAMA COSì?

Il nome San Polo non è altro che l’abbreviazione di San Paolo, denominazione molto diffusa anche in altre zone d’Italia. San Paolo (“l’apostolo delle genti”) – la cui ricorrenza cade il 25 gennaio – è una delle figure più significative della Chiesa Cattolica ed è santo protettore di diverse località (tra cui gli stati di Grecia e Malta). Fu per molti versi il più grande missionario di tutti i tempi e forse il suo nome fu scelto anche per simboleggiare il carattere “popolare” e innovativo del quartiere.

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