I casi ufficiali di Coronavirus nella provincia di Brescia salgono a cinque (compreso il nuovo caso di Erbusco), ma il conto ufficiale si saprà soltanto domattina. Le ultime persone risultate positive al nuovo virus di origine cinese – secondo quanto ha riferito per prima l’edizione on line locale del Corriere – sono due medici. Il primo è un medico specializzando in Ortopedia, domiciliato a Brescia città e in servizio alla Poliambulanza (ma il contagio sarebbe avvenuto fuori dal nosocomio), mentre il secondo – di origine milanese – è uno specializzando di Neurologia del Civile.
Con una nota ufficiale, il direttore della Poliambulanza Alessandro Triboldi spiega che il giovane medico è stato accolto in Pronto soccorso con leggere difficoltà respiratorie. Una volta risultato positivo al medico, il medico è stato inviato al Civile e la Poliambulanza ha ovviamente eseguito le procedure per individuare – e sottoporre a tampone – colleghi e altri operatori sanitario venuti a contatto con lui nei 14 giorni precedenti. La situazione è comunque sotto controllo. I medici e il personale sanitario lavorano con mascherine, inoltre all’ingresso della Poliambulanza, a partire da ieri, è presente un’equipe per misurare la temperatura di chi entra con un termoscanner.
Una seconda nota del Civile spiega invece che “Operatori e pazienti entrati in contatto con lui (lo specializzando positivo al test, ndr) sono sottoposti a monitoraggio clinico e per alcuni di essi verrà eseguito tampone naso-faringeo”.
+++ ARTICOLO AGGIORNATO +++
IL COMUNICATO STAMPA DEL CIVILE
Si comunica che oggi, 27 febbraio 2019, uno specializzando del corso di specializzazione di neurologia è risultato positivo alla ricerca del Coronavirus in un tampone nasale. Lo specializzando è residente nella provincia di Milano. Operatori e pazienti entrati in contatto con lo specializzando sono sottoposti a monitoraggio clinico e per alcuni di essi verrà eseguito tampone naso-faringeo.
IL COMUNICATO STAMPA DELLA POLIAMBULANZA
Nella tarda serata di ieri è stato notificato il primo caso di coronavirus in Poliambulanza. Si tratta di uno specializzando in ortopedia domiciliato in città che è stato contagiato al di fuori dell’Ospedale. Lo rende noto il Direttore Generale, Alessandro Triboldi, in una nota ufficiale “Lo specializzando pur con sintomatologia respiratoria lieve, ma in quanto operatore sanitario, è stato inviato presso il Pronto Soccorso di Poliambulanza dove sono state messe in atto tutte le procedure predisposte, effettuazione del tampone ed isolamento, al fine di individuare la presenza di infezione da COVID-19.”
All’esito positivo del test è seguito immediatamente il percorso per individuare tutti i colleghi e operatori sanitari che hanno avuto contatti diretti con il contagiato negli ultimi 14 giorni, ai quali è stato fatto il tampone. Attualmente non c’è nessun rischio per i pazienti, tutti in reparto lavorano con le apposite mascherine e i presidi necessari. Chi ha la febbre è stato invitato a stare al proprio domicilio. Inoltre, all’ingresso dell’Ospedale, a partire dalla giornata di ieri, è presente un’equipe per misurare la temperatura con un termoscanner, come accade negli aeroporti, per intercettare chi presenta alterazioni e bloccare eventuale rischio di contagio.
“Le persone eventualmente venute a contatto nei giorni scorsi con il medico contagiato – spiega il Direttore – saranno contattate dall’ATS per iniziare un percorso di quarantena nelle loro case. Nessun allarmismo, il caso è stato tempestivamente individuato e trattato secondo le procedure indicate. Il medico è in buone condizioni, ricoverato all’Ospedale Civile di Brescia.”
Fondazione Poliambulanza ricorda che funzionano tutti i servizi legati all’attività ambulatoriale, quindi esami e visite. E’ garantita l’attività di Urgenza e Emergenza non rimandabile, i bollini verdi e le priorità a 10 giorni, gli interventi oncologici, i pre-ricoveri delle donne in gravidanza. Rimane sospesa la sola attività chirurgica programmata e i pre-ricoveri rimandati a data da destinarsi.
I pazienti che vogliono informazioni possono chiamare il numero verde della Regione 800894545. Il consiglio dell’infettivologo Roberto Stellini di Poliambulanza che ribadisce quanto stabilito dalle autorità sanitarie della Regione: ricorrere al Pronto Soccorso solo per i casi indifferibili legati a qualsiasi trauma, incidente o altre patologie, non se si hanno sintomi influenzali; meglio chiamare il medico di base per un consulto, cercare di non frequentare luoghi pubblici e limitare le visite in Ospedale a situazioni strettamente necessarie.
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