S’infittisce il mistero di una lapide che pare sia stata forzata nel cimitero di Calcinatello. Il dubbio è lecito perché – come ipotizza anche Bresciaoggi che ha dato notizia dell’accaduto – la lastra di marmo si potrebbe anche essere danneggiata a causa della caduta di una delle scale del cimitero utilizzate per raggiungere i loculi più in alto.
Il fatto è che la tomba appartiene ad una donna di etnia rom deceduta nel 2000. All’interno della sua bara potrebbero esser stati custoditi oggetti e monili d’oro come è da tradizione per le famiglie rom.
Al momento non vi è stata nessuna denuncia, per cui le forze dell’ordine propendono per l’ipotesi del danneggiamento involontario, anche se i segni sulla lapide e sulla lastra di cemento che protegge la bara sembrano evidenti.
Oltretutto, solo pochi giorni fa al cimitero San Bartolomeo in via Campane a Brescia alcuni malviventi avrebbero profanato due tombe di un’altra famiglia rom, lasciando aperti i feretri e visibili i cadaveri al loro interno.