Brescia è la prima provincia della Lombardia per quanto riguarda il numero di incendi e ben 23 comuni sono stati inseriti nella “fascia 5”, ossia quella di rischio massimo.
Il 2020 – come riporta il Bresciaoggi – sarà un anno rovente sul fronte incendi e una delle cause sono i cambiamenti climatici in atto. A confermare i rischi ci ha poi pensato il Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che è stato redatto da Regione Lombardia e che sarà valido per il triennio 2020-2022.
IL RISCHIO DI INCENDIO: CRITERI
Il rischio di incendio – come scritto da Bresciaoggi – viene calcolato in base alla relazione tra pericolosità (data da indicatori quali geomorfologia, uso del suolo, meteorologia, presenza luoghi abitati) e vulnerabilità (propensione di alcune zone di essere soggette a incendi). Ciò che ne risulta è una scala che va da 0 a 10 dove quest’ultimo valore è il rischio massimo.
PROVINCIA DI BRESCIA: 23 COMUNI A RISCHIO ALTO
In tutta la regione il rischio massimo è attribuito al valore 5 e in totale, per quanto riguarda la provincia di Brescia, sono ben 23 i comuni che si collocano in questa fascia e quasi tutti facenti parte delle tre valli e dell’alto Garda. Brescia, come dicevamo, è stata la provincia più colpita dagli incendi in tutta la Lombardia. In particolare l’area più colpita è stata la Valcamonica, mentre la zona dove sono stati bruciati più ettari è quella della Valtrompia.
GESTIONE DEGLI INCENDI
Sempre Bresciaoggi snocciola alcuni numeri per quanto riguarda la task force per far fronte agli incendi. Si parla di 1621 volontari per un totale di 105 squadre. Gli automezzi a disposizione sono 184, mentre sono presenti 136 piazzole di atterraggio e 436 punti destinati all’approvvigionamento idrico.