La Regione Lombardia ha approvato un decreto che consentirà con una semplice comunicazione all’Ats competente di destinare il siero – tale e quale o concentrato – presso gli impianti di biogas.
Un provvedimento sollecitato dagli attori della filiera in quanto i caseifici a causa della riduzione del ritiro del siero da parte delle imprese che lo trasformano, si trovano a dover gestire un sottoprodotto senza sapere dove collocarlo. Il documento è stato emanato in tempi strettissimi per affrontare un problema riguardante molte aziende della trasformazione lattiero casearia.
“L’emergenza coronavirus – ha sostenuto Fabio Rolfi assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi – ha fatto registrare una drastica riduzione degli ordini di prodotti lattiero caseari da parte del sistema della ristorazione. Serviva un provvedimento straordinario. La rete di biogas presente in Lombardia, oltre ad essere un esempio riuscito di sostenibilità ambientale applicata all’agricoltura, può rappresentare una grande opportunità in caso di crisi”.
“Grazie a questa agevolazione, che consente un maggior uso di siero per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, aumenta – ha proseguito Rolfi – in modo significativo la produzione di latte in polvere ad uso zootecnico con almeno 500 tonnellate al giorno di latte inviate a questa destinazione. Un quantitativo importante in grado, insieme ad altre iniziative in corso, di evitare di buttare latte in eccesso in questo contesto di contrazione dei consumi”.
“Neppure un litro di latte – ha concluso l’assessore Rolfi – deve essere buttato e i contratti devono essere rispettati. Lavoriamo cercando varie soluzioni per raggiungere e garantire ogni giorno questi obiettivi in questo difficile momento”.