Giovanni Battista Sarnico, sindaco di Ospitaletto, torna alla carica con la sua mozione in cui si chiede che i depuratori vengano realizzati nei territori che ne beneficiano. Dopo aver presentato una proposta ufficiale agli uffici della provincia – giudicata inammissibile sul versante tecnico – Sarnico ha deciso di depositare un emendamento al testo in cui si ribadisce la richiesta che “gli impianti consortili di depurazione vengano localizzati nelle aree dei Comuni che ne beneficiano” spiegando che per gli impianti in essere “la nuova location dovrà tenere conto del progetto esistente, al fine di rendere compatibile l’intervento con l’iter progettuale avanzato”.
Tecnicamente Sarnico ha trasformato la richiesta di modifica del Piano di programma dell’ufficio d’ambito in un “aggiornamento delle linee di indirizzo per l’Azienda speciale provinciale per la regolamentazione ed il controllo della gestione del servizio idrico integrato” definite con delibera del 28 maggio.”
“Raccogliendo varie sollecitazioni – scrive Sarnico in una nota – ho provveduto a emendare la mozione depositata, al fine di superare le obiezioni giuridiche sull’ammissibilità espresse dai legali della Provincia di Brescia, rendendola pertanto ora ammissibile al voto del Consiglio provinciale, così come attestato dal parere pro-veritate rilasciato dallo Studio Legale Di Pietro di Milano. Sarò ben lieto di trasformare tale proposta, qualora emergesse una soluzione condivisa, in sede consiliare, anche con il supporto della Commissione, in un nuovo documento, partendo dal presupposto che garantisca il raggiungimento dell’obiettivo strategico della mozione“.
La proposta fa discutere la maggioranza del Broletto. Ma subito è arrivato il sì della sinistra, con una nota firmata da Luca Trentini (Coordinatore provinciale di Sinistra italiana) e Fiorenzo Bertocchi (Segretario provinciale Rifondazione comunista). “Da ormai oltre un anno – si legge nel comunicato stampa – la politica, gli amministratori e la società civile dibattono sulle prospettive che ruotano attorno alla realizzazione del collettore del Garda, senza che ad oggi si sia trovata una soluzione concordata fra i vari attori in campo. La proposta di mozione avanzata in Consiglio provinciale dal Consigliere del Partito democratico Gian Battista Sarnico ci trova concordi. Reputiamo infatti che sancire il principio di territorialità sia indispensabile per la definizione presente e futura di opere così imponenti e impattanti. Nello specifico riteniamo che gli impianti consortili di depurazione debbano essere localizzati nelle aree territoriali dei Comuni afferenti all’impianto stesso. Una soluzione di buon senso, che potrebbe raccogliere le preoccupazioni di molti amministratori, comitati e cittadini che hanno sollevato criticità sull’attuale progetto. Auspichiamo pertanto che la Provincia possa discutere e approvare al più presto la mozione Sarnico, che sosterremo come Provincia bene comune, così da chiudere una questione che da troppo tempo divide il territorio provinciale”.
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