🔴 Depuratore del Garda, sulla mozione-Sarnico divisioni e veleni: lunedì il giorno della verità

Lunedì il voto e non è detto che maggioranza e opposizione si presenteranno compatte all'appuntamento del consiglio provinciale

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Giovanni Battista Sarnico, sindaco di Ospitaletto e presidente nazionale di Confartigianato Legno. www.bsnews.it
Giovanni Battista Sarnico, sindaco di Ospitaletto e presidente nazionale di Confartigianato Legno. www.bsnews.it

Il momento della verità sarà lunedì, durante il consiglio provinciale. Nel frattempo però la mozione presentata dal sindaco di Ospitaletto Giovanni Battita Sarnico continua a fare discutere. E divide: divide la maggioranza di centrosinistra al suo interno, divide la minoranza del centrodestra e divide i due fronti opposti, che erano pronti all’intesa.

La proposta, lo ricordiamo, è in estrema sintesi quella di vincolare la realizzazione di nuovi depuratori ai Comuni che ne beneficeranno. Spostando così il nascituro impianto del Garda sempre più verso Lonato. Nelle scorse ore la commissione Ciclo idrico del Broletto avrebbe dovuto dare il via libera – bipartisan – alla mozione. Ma non è stato così.

Il centrodestra, infatti, ha proposto un emendamento – condiviso con il presidente della Provincia, ha spiegato il leghista Massimo Tacconi – chiedendo di introdurre la possibilità di deroghe di carattere “tecnico, economico e/o ambientale”, ma anche di tenere conto di eventuali vincoli legati alla presenza di finanziamenti pubblici.

Ma Sarnico ha tirato diritto, paventando il rischio che tali correzioni reintroducano di fatto le ipotesi di Gavardo e Montichiari per il depuratore del Garda.

Lunedì il voto e non è detto che maggioranza e opposizione si presenteranno compatte all’appuntamento. Nel frattempo la Lega grida alla “dittatura” e chiede le dimissioni di Sarnico, mentre già Fratelli d’Italia si dissocia e si schiera con Sarnico. Alghisi – che avrebbe sostenuto gli emendamenti leghisti, ma è compagno di partito di Sarnico – sarà costretto a fare da mediatore tra i suoi. Il sindaco di Ospitaletto, dal canto suo, difende il suo emendamento e – come si legge nella nota che pubblichiamo integralmente di seguito – afferma: “Trarrò le mie personali conclusioni su questa vicenda dopo il voto del Consiglio provinciale sulla mia mozione”.

IL COMUNICATO DI MASSIMO TACCONI (LEGA)

“Centro-Destra chiede le dimissioni del Presidente Sarnico dalla commissione ciclo-idrico”

Quanto è successo oggi ci ha lasciato davvero stupiti, non lo nascondiamo, siamo rimasti davvero increduli. Si possono usare tante parole per sintetizzare il comportamento del Presidente Sarnico: autogoal, scivolone, boomerang. Ognuno usi quella che vuole. La cosa certa è che la gravità del suo comportamento non può restare senza conseguenze. E’ stata fatta un’azione di “parte” con alcuna intenzione di arrivare ad una posizione comune.
Ringraziamo il Presidente Alghisi ed anche il cons. Ratti per la disponibilità avuta nel voler votare a favore degli emendamenti che aveva presentato il cons. Massimo Tacconi ma il Presidente Sarnico ha avuto un atteggiamento da dittatore: non li ha accettati, non li ha voluti mettere al voto. Uno spettacolo indecoroso, a cosa serve la commissione se ha già deciso tutto Sarnico?
La notorietà che ha avuto sui media locali gli hanno dato certamente alla testa; si danneggiano cosi i territori, non il Centro-Destra.
Si trattava di emendamenti ponderati, a tutela dei consiglieri provinciali e a garanzia del finanziamento statale che è imprescindibile.
Sarnico ha indotto in inganno parlando di lavoro istituzionale e trasversale per poi cassare tutte le nostre proposte, un cavallo di troia per il suo esibizionismo politico.
Il Centro-Destra fin da subito ha cercato di portare la mozione verso l’unanimità, avere un documento comune che è la stessa volontà più volte espressa da Alghisi.
La mozione che è uscita quest’oggi dalla commissione è monca, non vi è l’apporto importante ed il valore aggiunto che voleva essere costruttivo del Centro-Destra. Inoltre è borderline, ha un profilo di indeterminatezza e di illegittimità.
Chiediamo convintamente le dimissioni del Presidente Sarnico dalla Commissione ed il gruppo Centro-Destra resta disponibile ad un confronto costruttivo per arrivare ad un documento unitario a favore del depuratore e dei territori stessi.
Centro-Destra in Provincia

IL COMUNICATO DI GIOVANNI BATTISTA SARNICO (PD)

Se vogliono votare un documento che stravolge il senso della mozione lo possono fare, ma senza il mio consenso, non cambiando la mia mozione
È evidente che alcuni esponenti del Centro destra sostengono l’originario accordo per confermare la localizzazione dell’impianto al di fuori dell’ambito del Garda, di cui raccoglie i refluì; legittimo che lo facciano, ma la loro posizione la votino loro, senza pretendere di cambiare la mia.
L’attacco personale serve solo a mascherare la subalternità della Lega, in questa vicenda, agli accordi che hanno prodotto la situazione attuale: un impianto di un numero importante di Comuni gardesani che scaricano in territori di altri Comuni e senza nessuna afferenza, con l’opposizione di almeno 60 Comuni e con un sicuro contenzioso giudiziario in tutte le sedi.
Quindi per quanto mi riguarda, trarrò le mie personali conclusioni su questa vicenda dopo il voto del Consiglio provinciale sulla mia mozione, emendata e depositata agli atti iscritti nella seduta del Consiglio provinciale del 30 novembre 2020.
Oggi, durante la commissione non c’è stata nessuna votazione. Ho rilanciato con una mediazione che raccoglieva in parte anche il contributo di alcuni esponenti del Centrodestra, ad eccezione di quelle parole che, di fatto, stravolgono le finalità della mozione stessa.
Rinnovo pertanto l’invito di tutti a riprendere il dialogo e trovare l’intesa su di un testo che non snaturi in senso della mozione originaria, quello di dare l’indirizzo strategico, in merito alle infrastrutture di depurazione, a valere anche sulle opere ancora in corso di progettazione, che persegua il principio generale che gli impianti consortili di depurazione siano localizzati nelle aree territoriali dei Comuni afferenti all’impianto stesso.

Ultimo aggiornamento il 5 Aprile 2024 01:30

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