La Guardia di Finanza di Sondrio ha scoperto un’associazione criminale che operava tra la Valtellina e il Bresciano, che avrebbe commesso delitti di natura fiscale come l’emissione di fatture riferite ad operazioni inesistenti per quasi 57 milioni di euro, omessa dichiarazione dei proventi illeciti così ottenuti, nonché riciclaggio e ricettazione. L’organizzazione utilizzava due società a responsabilità limitata con sede nella provincia di Sondrio.
I finanzieri hanno quindi eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di otto persone, di cui quattro persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari, tutti residenti in provincia di Brescia.
A partire dall’inizio del 2016, l’associazione criminale avrebbe utilizzato una società di fatto fittizia che avrebbe avuto lo scopo di commercio all’ingrosso di materiali di recupero, di minerali e di metalli ferrosi. Successivamente, a partire dal 2018, il gruppo si è servito con le stesse modalità di una seconda società anch’essa avente per oggetto l’attività di commercio all’ingrosso di materiali ferrosi.
Dalla costituzione della prima società nel 2016 sino ad oggi, i guadagni illeciti sono stati sistematicamente trasferiti all’estero e riportati in contanti in Italia.
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