Bici elettrica, un accessorio sempre più irrinunciabile

Oggi, complice sia la necessità di ridurre l’inquinamento, sia la presenza di molti incentivi, è la bici elettrica il nuovo status symbol

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Bici elettrica, foto generica da Pixabay

Un tempo si pensava che un ottimo investimento per tutti sarebbe stata l’automobile, quella con ottime prestazioni, in grado di viaggiare in città, ma anche fuori, e di durare nel tempo.

Oggi, complice sia la necessità di ridurre l’inquinamento, sia la presenza di molti incentivi, è la bici elettrica il nuovo status symbol.

C’è chi acquista una bici elettrica già realizzata e chi, invece, decide di investire in un kit di trasformazione per far diventare la comune bicicletta tradizionale un vero e proprio bolide.

Ecco tutto ciò che è cambiato nel tempo in merito all’uso e all’acquisto delle bici, e come si può arrivare a trasformare la normale due ruote in un veicolo elettrico.

Bici elettriche, e non: la riscoperta delle due ruote

Il successo della bici elettrica, e anche delle normali biciclette, sarebbe dovuto ad una serie di motivi.

Innanzitutto agli incentivi, che coprendo fino al 60% del valore della bicicletta hanno convinto molti italiani a rivolgersi alle due ruote.

Ma anche alla voglia di non inquinare e di spostarsi con un costo inferiore e maggiore agilità. Bici, infatti, significa anche non dover pagare il parcheggio e poter passare da strade spesso chiuse alle auto.

Tutto questo fa pensare ad un aumento progressivo del valore dell’industria che al momento sarebbe arrivato ad aumentare notevolmente.

Nei mesi passati, infatti, sono stati venduti ben 400 mila pezzi, tra le biciclette elettriche e quelle tradizionali. E anche se nei mesi più freddi si vedrà probabilmente una flessione sotto questo punto di vista, l’industria che produce le biciclette è ottimista e sta cercando di recuperare il tempo perduto durante il lockdown primaverile.

In Italia, nel 2019, sono state venute 1,5 milioni di biciclette, e si pensa che questo numero potrebbe aumentare, entro la fine dell’anno, fino al 25%.

Bici elettrica, come arrivarci da un modello muscolare

La bici elettrica, quindi, è sempre più amata anche dagli italiani, e questo soprattutto perché offre il vantaggio di un veicolo motorizzato alla possibilità di pedalare come su una bici normale.

In realtà, i termini “bici elettrica” e “o-bile” sono spesso usati in modo equivalente, anche se non si tratta dello stesso tipo di veicolo. La bici elettrica è a funzionamento autonomo, mentre la seconda ha una pedalata assistita.

Per passare da una bici tradizionale ad una elettrica oggi è possibile utilizzare anche dei kit appositi che consentiranno di non buttare via la propria vecchia bicicletta.

Per poter utilizzare concretamente i kit, e non pentirsene, sarà necessario che il dispositivo consenta di arrivare ad una potenza nominale non superiore ai 150 Watt.

Inoltre, bisognerà controllare che l’attivazione e il funzionamento del dispositivo avvenga solamente durante la pedalata, per non consumare la carica durante le soste. Infine, l’erogazione della massima potenza dovrà avvenire quando la velocità sia minima, mentre si arriverà alla diminuzione della stessa nel momento in cui il veicolo riesca a raggiungere la velocità di 25 chilometri orari. Proprio a tale velocità si arriverà alla necessità di arrestare il motore e, quindi, il veicolo.

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