Bagnolo, il Parco della musica diventa “Museo a cielo aperto”

Il progetto del “Museo a cielo aperto”, presentato dalla CoArtCo è stato infatti “adottato” dalla locale Amministrazione Comunale, che ha sancito in un’apposita delibera l’adesione all’iniziativa che nella prossima primavera darà vita ad un nuovo spazio all’interno del “Parco della musica” che si trova alle spalle di Palazzo Bertazzoli, sempre più visto come la “casa della cultura” a Bagnolo

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Il parco della Musica di Bagnolo Mella, foto da ufficio stampa

A Bagnolo il nuovo anno si è aperto riservando un occhio di riguardo alla cultura. Il progetto del “Museo a cielo aperto”, presentato dalla CoArtCo è stato infatti “adottato” dalla locale Amministrazione Comunale, che ha sancito in un’apposita delibera l’adesione all’iniziativa che nella prossima primavera darà vita ad un nuovo spazio all’interno del “Parco della musica” che si trova alle spalle di Palazzo Bertazzoli, sempre più visto come la “casa della cultura” a Bagnolo.

Proprio il sodalizio attualmente guidato dalla presidente Giuditta Renoldi ha sintetizzato il “disegno” posto alla base di questa proposta: “Il fine è quello di rendere il “Parco della musica” non soltanto un luogo fruibile per la presenza di giochi per bambini e panchine, ma anche di valorizzarlo attraverso l’arte contemporanea, cercando, inoltre, di richiamare la sede di CoArtCo data la vicinanza con Palazzo Bertazzoli”. Un vero e proprio invito alla scoperta e alla conoscenza dell’arte moderna che verrà attuato attraverso l’installazione di sei opere monumentali in diversi punti del parco che si affaccia su via XVVI aprile e via Roma, accanto a Palazzo Bertazzoli.

Per la precisione, cinque opere saranno donate al Comune (che avrà solo l’onere delle spese per il trasporto e l’installazione) ed entreranno a far parte, definitivamente, della collezione d’arte bagnolese. Si tratta di lavori (in ferro e quindi resistenti a tutte le intemperie) realizzati da artisti conosciuti e quotati come Barbara Crimella, Haoduo Feng, Anna Gabbiani, Roberta Susy Rambotti e Rita Siragusa. Figure che hanno già avuto modo di far apprezzare ad alto livello il loro modo di espressione e che lasceranno in modo stabile nel parco bagnolese il loro messaggio. Un discorso particolare verrà invece dedicato all’opera di un artista di particolare esperienza (è nato nel 1936) e rilievo come Igino Legnaghi. Un nome celeberrimo nell’arte contemporanea, la cui opera, che conferirà un prestigio del tutto particolare al nuovo museo a cielo aperto a Bagnolo, verrà data in comodato d’uso all’Amministrazione guidata dal sindaco Cristina Almici a condizioni ben precise. In effetti dovrà rimanere all’interno del parco per almeno cinque anni consecutivi dopo l’inaugurazione del museo e, in caso di vendita o richiesta dell’artista medesima, dovrà essere rimpiazzata da un’altra sempre realizzata dallo stesso Legnaghi.

Il tutto per un progetto che è stato appoggiato con grande entusiasmo dal sindaco Cristina Almici: “All’inizio della primavera – è la sua spiegazione – Bagnolo si potrà dotare di un altro fiore all’occhiello come un museo a cielo aperto, che sarà collocato di fronte alla piazzetta Avis proprio per fare in modo che possa essere ben visibile per tutti. Una novità di assoluto interesse, che non solo conferma il nostro interesse verso la cultura, intesa a 360 gradi, ma vuole anche rappresentare uno stimolo importante per coinvolgere tutta la comunità nella conoscenza di uno strumento prezioso di espressione come l’arte contemporanea. È per questo che abbiamo aderito con convinzione alla proposta di CoArtCo, nella certezza che da questa iniziativa nascerà una nuova realtà in grado di offrire qualcosa di importante alla nostra comunità”. Un arricchimento che coinvolgerà nel suo complesso il “Parco della musica”, portando avanti in questo modo un percorso che già stava a cuore all’Amministrazione Comunale bagnolese ormai da diverso tempo: “Non appena ricevuta la proposta di Co.Art.Co – racconta il sindaco Almici – abbiamo accolto immediatamente questa idea, anche perché ci consente il raggiungimento di due obiettivi per noi molto importanti. Da una parte, infatti, valorizzerà ulteriormente il ruolo centrale di Palazzo Bertazzoli, visto come la casa della cultura a Bagnolo. Dall’altra renderà sempre più vivo e animato il “Parco della musica”, un obiettivo che vogliamo realizzare con grande determinazione”. In quest’ultima direzione il percorso è già tracciato: “Il nostro intento è quello di rendere sempre più animato questo angolo verde che si trova in pieno centro a Bagnolo. Attualmente, oltre ad una panchina rossa che invita a meditare contro la violenza sulle donne e ad alcuni graffiti realizzati sul fondo (che verranno ulteriormente completati – ndr), ospita i giochi per i bambini. Per fare in modo che il parco sia veramente vissuto dai bagnolesi vogliamo renderlo sicuro più sicuro e, in questo senso, il primo passo che dobbiamo compiere è quello di poterlo chiudere nelle ore notturne. A tale scopo, stiamo studiando la soluzione migliore per poter costruire all’uscita in via XXVI aprile un muretto e una ringhiera che rendano possibile questa chiusura senza, al tempo stesso, modificare l’impatto e l’immagine del parco. In ogni caso siamo decisi a riservare la cura che merita al “Parco della musica” e a fare in modo che tutti i bagnolesi possano riconoscersi in questo angolo verde nel cuore del nostro territorio. L’inaugurazione all’inizio della primavera di quest’anno del nuovo “museo a cielo aperto” sarà la ciliegina sulla torta che completerà il nostro disegno”. Un programma che rafforzerà ulteriormente il ruolo di punto di riferimento della cultura che il Comune ha voluto trasmettere a Palazzo Bertazzoli, un edificio di pregio che, non a caso, ospita la sede delle principali realtà culturali bagnolesi, dalla Società Filarmonica agli Artisti Bagnolesi, dal Gruppo Fotografico alla stessa Co.Art.Co, senza dimenticare che è la sede della biblioteca comunale e della galleria espositiva, dove si tengono mostre e presentazioni unite dal filo conduttore della cultura.

Un “unico percorso culturale” che all’inizio della primavera sarà ulteriormente impreziosito dallo “sbocciare” del primo “museo a cielo aperto” di Bagnolo, una proposta tutta da scoprire che, unendo le idee del pubblico e dei privati, sfrutterà l’arte contemporanea per valorizzare in modo definitivo quello che dovrà diventare sempre più un punto di incontro per tutta la comunità.

Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2024 11:10

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