CORONAVIRUS, Articolo Uno Brescia: no a nuove aperture, sì a subzone provinciali

“La situazione della pandemia a Brescia continua ad essere preoccupante. I dati ci collocano molto al di sopra della media regionale e ogni giorno si registrano nuovi focolai. I vertici regionali, invece, di focalizzarsi su questi aspetti premono per incomprensibili nuove aperture. Dimostrando ancora una volta la loro irresponsabilità. Articolo Uno, al contrario, chiede che con assoluta urgenza si verifichi l’applicazione della norma, contenuta nel decreto legge quadro sulla seconda fase della pandemia, che prevede l’istituzione di subzone provinciali, che presentano situazioni di rischio”. A dirlo è una nota di Articolo Uno, movimento guidato a livello bresciano da Paolo Pagani.

“Per noi – si legge ancora nel comunicato – non è accettabile una media giornaliera di oltre 500 casi e un drammatico incremento dei decessi. Facciamo appello anche alle istituzioni locali perché si facciano interpreti di una situazione troppo seria. Il caso bresciano dimostra, infine, come la linea del rigore non abbia alternative. L’auspicio – conclude Pagani – è che il nuovo governo, qualsiasi sia la maggioranza che lo sosterrà, si ponga in assoluta continuità con la linea del ministro della salute Speranza e non ascolti le sirene di quelle forze che hanno tenuto una coerenza simile ad una pista di slalom. Cosi come assuma come centrali gli investimenti nella sanità pubblica, massacrata in questi ultimi 10 anni e dimenticata dalle politiche neoliberiste e sovraniste di ogni colore. E di cui la regione Lombardia è stata un esempio tra i più negativi”.