Ha portato risultati importanti – e per molti versi inquietanti – l’operazione condotta da Polizia e Finanza sotto il coordinamento dei Sostituti procuratori Paolo Savio e Claudia Moregola, della Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia.
Nell’ambito di una complessa e ampia indagine, battezzata “Gemelli”, volta a disarticolare strutture ‘ndranghetiste periferiche nel Nord Italia, oggi sono state eseguite dalle forze dell’ordine 15 perquisizioni a carico di altrettante persone, con il contestuale sequestro di alcune società di autotrasporti (con sede Mantova, Reggio Emilia e Crotone), di 7 fabbricati 3 tre terreni per un valore di circa 1,5 milioni di euro.
Secondo quanto si apprende, quanto sequestrato sarebbe frutto di investimenti della ‘Ndrangheta e in particolare di una cellula con base a Viadana (Mantova) affiliata alla famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto, che è arrivata in Lombardia negli anni Novanta e “ha gestito per anni il territorio di Viadana”. In una delle conversazioni intercettate dalle forze dell’ordine, infatti, veniva invitato un noto personaggio della criminalità calabrese a trasferirsi al Nord perchè “… qua Viadana è nostro, ora ci possono prendere 30 anni, 50 anni o l’ergastolo, ma Viadana è il nostro …”.
L’indagine è stata svolta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dalle Squadre Mobili di Brescia e Mantova, dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, e ha permesso di far luce sul radicamento della criminalità organizzata nel tessuto economico del Nord.
Tra le persone perquisite, infatti, c’è anche un ex consigliere e assessore comunale di Viadana che avrebbe partecipato al sodalizio – così riferisce una nota ufficiale – “quale punto di riferimento anche politico per l’organizzazione ‘ndranghetista”.
L’organizzazione reinvestiva i ricavi illeciti principalmente in aziende attive nel trasporto di merce su gomma ed operazioni immobiliari. Condizionando il settore attraverso “un vero e proprio cartello tra imprese e dal ricorso sistematico a pratiche illegali”. Un business molto redditizio (e del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati) che ha portato anche a indagare diverse persone per omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili e per la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
“I soggetti – si legge nel comunicato – pienamente consapevoli delle condotte delittuose poste in essere e prevedendo di poter essere colpiti da sequestri hanno provveduto, nel corso del tempo, ad intestare fittiziamente beni e quote societarie a terzi, trasferendo in modo fraudolento tali valori anche appartenenti al proprio nucleo familiare”.
MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, LA GUIDA
🔴 MASCHERINE, QUALI SONO UTILI CONTRO IL CORONAVIRUS
🔴 MASCHERINE, APPROFONDIMENTO SU DPI FFP2 E FFP3
🔴 MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, I CONSIGLI DELL’ESPERTO
🔴 MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, COSA BISOGNA GUARDARE PER NON SBAGLIARE L’ACQUISTO
🔴 DIFFERENZA TRA MASCHERINE FILTRANTI E CHIRURGICHE
🔴 CORONAVIRUS, CHI DEVE USARE LE MASCHERINE E QUALI
🔴 MASCHERINE, GUANTI E IGIENIZZANTI MANI: COME SI USANO
🔴 LE MASCHERINE SERVONO O NO?
NOTIZIE IMPORTANTI SUL CORONAVIRUS
🔴 CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO NEL BRESCIANO
🔴🔴🔴 QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS.IT SUL CORONAVIRUS