False ricette e 800mila euro sottratti alle casse pubbliche, cioè a tutti. Con questa pesante accusa – secondo quanto riporta l’Eco di Bergamo – i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Brescia hanno arrestato nelle scorse ore una farmacista di un piccolo Comune della vicina provincia di Bergamo.
La donna – che sarebbe accusata di falso e truffa aggravata – ora si troverebbe ai domiciliari. Secondo gli investigatori da oltre un anno la farmacista avrebbe sistematicamente falsificato le ricette mediche di un costosissimo farmaco (oltre 1.800 euro a confezione) destinato ai trapiantati di fegato, mettendoli dunque a carico del sistema sanitario.
In soli tre mesi la sua farmacia avrebbe venduto dosi di farmaco tre volte superiori a quelle dell’intera provincia. Ma l’impennata di vendite ha insospettito i militari. Dall’ispezione, inoltre, sarebbero emersi numerosi farmaci senza bollini di tracciabilità e conservati in maniera non conforme alle prescrizioni. Da qui la decisione di far scattare l’arresto e il sequestro delle disponibilità finanziarie della donna.
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