Smantimento fanghi, a Bagnolo è scontro legale con la Wte sul regolamento comunale

È tuttora in corso, spiega il Comune in un comunicato, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dalla stessa Wte per chiedere l’annullamento del “regolamento per l’impiego dei fertilizzanti di tipo B sui suoli del territorio comunale”, che il Comune di Bagnolo ha approvato lo scorso 18 marzo 2019

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L'agricoltura è un settore nodale dell'economia bresciana
L'agricoltura è un settore nodale dell'economia bresciana, Foto generica da data base gratuito

Fortunatamente la questione non riguarda problemi strettamente legati alla salute dei campi del territorio di cui tanto si discute in questi giorni per le 150mila tonnellate di fanghi tossici smaltiti dalla Wte nei campi del Nord Italia, ma della stessa azienda in queste stesse ore si sta parlando animatamente anche a Bagnolo.

È infatti tuttora in corso, spiega il Comune in un comunicato, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dalla stessa Wte per chiedere l’annullamento del “regolamento per l’impiego dei fertilizzanti di tipo B sui suoli del territorio comunale”, che il Comune di Bagnolo ha approvato lo scorso 18 marzo 2019. A settembre dello stesso anno l’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella ha deciso di resistere davanti all’istanza della controparte e affidare l’incarico di far valere le sue ragioni ad un legale. Complici anche i “rallentamenti” successivamente portati dall’emergenza sanitaria, il procedimento non ha ancora emesso nessun giudizio, ma si attendono a breve le prime indicazioni.

La situazione – secondo quanto sottolinea una nota del Comune – non preoccupa comunque il sindaco Cristina Almici. “Abbiamo voluto adottare un regolamento che offrisse la massima tutela ai campi del nostro territorio e fosse attento alla loro salute e a quella di tutto l’ambiente – sottolinea Almici in un comunicato – In questo senso possiamo dire che proprio i fatti di cui tanto si parla in questi giorni confermano che avevamo visto giusto e che la decisione di offrire una protezione specifica ai nostri campi era giusta. Il regolamento che abbiamo approvato in Consiglio Comunale (tra l’altro con la sorprendente astensione dei consiglieri di “Bagnolo La Civica” che, pur riconoscendo la finalità tesa a salvaguardare il territorio, hanno pensato di astenersi al momento della votazione) è valido, ovviamente, solo sul nostro territorio comunale e riguarda le ‘modalità di utilizzo agro-economico dei ‘prodotto fertilizzanti provenienti da attività di recupero dei residui di lavorazione e dei rifiuti’. Il regolamento riguarda, appunto, i fanghi, i gessi di defecazione, il digestato, il bio-digestato, il compost, gli ammendanti e i correttivi, tutti riuniti sotto la dicitura ‘fertilizzante di tipo B’”.

In estrema sintesi l’impiego di tali fertilizzanti è subordinato alla presentazione al Comune di uno studio pedo-agronomico che valuti la reale necessità di utilizzo di tali prodotti (anche qualora non contengano azoto) almeno sette giorni prima dell’inizio delle operazioni.

“Abbiamo voluto introdurre un’analisi del terreno prima dello spandimento e una successiva – continua Almici – così da poter avere sottomano l’effettivo stato delle cose e un quadro dettagliato di quanto è stato compiuto. In questo senso, dopo l’impiego dei fertilizzanti di tipo B deve venire condotta, a spese del richiedente, un’ulteriore analisi chimico-fisica del terreno (un’analisi che, tra l’altro, in conformità alla normativa vigente, dev’essere effettuata in contraddittorio con personale incaricato dalla nostra Amministrazione)”. Tutele che hanno originato il ricorso straordinario della Wte, ma che “sin dall’approvazione del regolamento hanno rappresentato una ‘barriera di protezione’ molto importante per il territorio di Bagnolo”.

“È con questa convinzione – conclude il sindaco Almici – che nel 2019 abbiamo delineato il regolamento e che abbiamo deciso di opporci al ricorso presentato dalla Wte. Siamo consapevoli di avere messo a difesa dei nostri campi uno strumento di difesa efficace e attento e i fatti ai quali abbiamo assistito nei giorni scorsi sembrano confermare non solo l’importanza di questo argomento, ma anche che il nostro cammino era stato spinto da subito nella direzione giusta e nella quale intendiamo continuare a proseguire per una tutela dell’ambiente all’insegna dei fatti e dei risultati e non delle vuote parole e delle polemiche pretestuose”.


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