Come far passare il mal di testa: i rimedi e trattamenti più efficaci

La sindrome da burnout è una forma di risposta prolungata e intensa allo stress da lavoro. La persona, quindi, viene proprio prosciugata (da qui il termine inglese che significa “bruciato, esaurito”).

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Mal di testa, foto generica da Pixabay

Il lavoro da casa, chiamato spesso anche smartworking, ha portato moltissimi italiani a modificare le proprie abitudini.

Tanti si sono ritrovati a poter tenere un ritmo di vita, ma anche di lavoro, più rilassato, a non dover passare ore nel traffico e a poter, quindi, ridurre anche lo stress che spesso accompagna gli spostamenti da e per il luogo di lavoro.

Tuttavia, prima o poi sarà necessario tornare alla normalità, e tanti lo stanno facendo in questo periodo, sperimentando alcuni sintomi che possono arrivare a configurare la così detta sindrome da burnout.

Niente fantascienza purtroppo e gli esperti sono concordi sul fatto che questa che questa pandemia porterà nel lungo termine moltissime problematiche anche psicologiche che saranno di lenta e difficile risoluzione, l’isolamento obbligato non ha aiutato infatti anche pazienti con piccoli problemi a confrontarsi con gli esperti e continuare le terapie del caso.

Vediamo, quindi, di che cosa si tratta e come evitare di incorrervi dopo la conclusione del periodo di lavoro a distanza.

Lo stress, buono e cattivo

Lo stress è un tipo di risposta del nostro corpo ad uno stimolo, interno o esterno. In molti casi, lo stress può essere positivo, in quanto porta l’essere umano a performare di più, a poter essere più proattivo e concentrato, ma a lungo andare può determinare degli effetti molto negativi.

Si può, quindi, dire, come esistano due essenziali forme di stress. La prima è rappresentata dal così detto eustress, l’attivazione fisiologica e psichica che si attua in situazioni di emergenza. È uno stress ancora positivo, in quanto ci porta ad avere maggiore attenzione e concentrazione.

Tuttavia, con il passare del tempo, e il perdurare della situazione stressante, si può passare al così detto distress. Il distress è uno stress prolungato, costante e acuto, che determina anche l’insorgenza di forme di sofferenza psicofisica.

È questo il tipo di stress che bisognerebbe controllare, e che può più facilmente insorgere dopo un periodo nel quale sia stato possibile lavorare da casa.

Infatti, il corpo dovrà riabituarsi a ritmi diversi, alla presenza di fattori esterni che potranno traumatizzarlo, e in questo periodo dovrà fare anche i conti con la paura legata al contagio. Nel momento in cui non si affronti neppure questa tipologia di stress si potrà incorrere nella sindrome da burnout.

Una delle soluzioni più rapide per uno dei sintomi maggiori, il mal di testa, ad esempio, bisognerà intervenire subito, usando farmaci specifici come Momentact Analgesico, ma bisognerà anche intraprendere attività che consentano di ridurre lo stress, come lo yoga, il nuoto, la meditazione o i classici hobby.

Sindrome da burnout, che cos’è e come affrontarla

La sindrome da burnout è una forma di risposta prolungata e intensa allo stress da lavoro. La persona, quindi, viene proprio prosciugata (da qui il termine inglese che significa “bruciato, esaurito”).

Ciò che provoca il burnout è spesso costituito da compiti, incombenze e carichi che sono difficili da sopportare. In moltissimi casi la sindrome si manifesta con una progressiva difficoltà di adattamento rispetto ai cambiamenti e anche nell’affrontare le conseguenze del lavoro svolto.

Esistono anche altri segnali e sintomi che non devono essere sottovalutati, e comprendono:

  • Disturbi fisici come quelli intestinali, gastrici, della pelle e anche la cefalea e l’insonnia
  • Disturbi psichici come il senso di fallimento, di insoddisfazione, note depressive, attacchi di panico e molto altro

Sicuramente la sindrome da burnout si può affrontare, ma bisognerà farlo in modo specifico e seguita da professionisti che ti possano aiutare nell’affrontare al meglio la tua situazione evitando di abusare di farmaci o con rimedi “della nonna” che molte volte non hanno effetto se non quello di farti stare peggio.

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