I ricoverati nelle terapie intensive sono in grandissima prevalenza persone non vaccinate. A dirlo sono i dati della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) relativi ai 16 ospedali sentinella italiani, tra cui c’è anche il Civile di Brescia.
Stando ai numeri i ricoverati in rianimazione per Covid sono 97: di questi 77 sono non vaccinati, mentre 20 sono vaccinati. La proporzione è dunque quasi di 4 volte maggiore per i non vaccinati (+32% in due settimane), ma – considerando che i non vaccinati sono all’incirca un quinto della popolazione italiana – il rischio che un non vaccinato finisca in terapia intensiva è quasi 20 volte maggiore. Ma in realtà per una persona sana senza vaccino il rischio è molto più pesante.
Da sottolineare, infatti, è anche come i vaccinati in rianimazione siano tutte persone che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 4 mesi, dunque con un livello calato di anticorpi. Inoltre hanno un’età media di 69 anni e tre su quattro hanno già gravi patologie pregresse. Mentre i non vaccinati hanno un’età media di 62 anni e nel 42% dei casi sono persone sane.
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