Metti le ali a questo Natale… Leggi e regala un libro! | 🟢 BRESCIA VISTA DALLA PSICOLOGA

Tempo di Natale, tempo di regali ma… quali? Una delle preoccupazioni delle festività natalizie è sempre quella di trovare il regalo giusto, ma quest’anno la scelta sarà molto più facile: la migliore strenna natalizia è… un buon libro! I libri sono forse tra i pochi doni senza controindicazioni per la salute!

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Doriana Galderisi, opinionista BsNews

di Doriana Galdrisi* – Tempo di Natale, tempo di regali ma… quali? Una delle preoccupazioni delle festività natalizie è sempre quella di trovare il regalo giusto, ma quest’anno la scelta sarà molto più facile: la migliore strenna natalizia è… un buon libro!

I libri sono forse tra i pochi doni senza controindicazioni per la salute!

Sì, avete capito bene: un libro fa bene alla salute, leggere fa bene alla salute! Leggere arricchisce il pensiero, dà piacere e diventa pure un motivo di conversazione e di relazione con gli altri.

Pensate che la buona lettura è suggerita anche alle donne in gravidanza.

Le biblioteche della nostra Brescia infatti, prima della pandemia, hanno organizzato momenti appositi per aumentare l’abitudine a leggere e la consapevolezza di quanto leggere sia importante, oltre che per far capire come il benessere derivante da una buona lettura apporti benefici anche al bimbo ancora in grembo.

E’ proprio il caso di dire che… “il buongiorno di vede dal mattino”, ovvero iniziare a leggere presto ai propri bambini meglio predispone alla lettura negli anni a seguire.

Leggere, tuttavia, non è un’azione così scontata, anzi, ai nostri tempi addirittura sembra che la “lettura classica”, cioè quella tradizionale che consiste nell’avere tra le mani un libro e  “perdersi” nelle sue pagine, sia qualcosa di sempre meno consueto.

Il motivo di tutto ciò risiede in vari fattori: da un lato si ritiene spesso che il tempo a disposizione per “oziare” con la lettura sia troppo poco: la vita frenetica, il lavoro, le incombenze di famiglia e di casa occupano troppo tempo e ne rimane poco per leggere. Si preferiscono attività più “veloci” e meno impegnative, come ascoltare musica, guardare un film, oppure seguire i social dai propri devices.

Oltre a questi motivi che potremmo quasi definire di tipo “fenomenologico” o comunque di tipo pratico, ve ne sono altri più psicologici e legati anche alle convinzioni e alle idee che ognuno di noi costruisce sulla lettura. Una di queste idee (che è uno stereotipo assai diffuso) è quella secondo cui iniziare un libro significa doverlo portare a termine, cioè se si avvia una lettura occorre finirla. E questa è una delle convinzioni che, tra le tante, più demotiva a leggere, soprattutto se il libro ha uno spessore notevole .

Tale credenza è spesso prodotta dal non avere chiaro, o dal non conoscere, o dal sottovalutare, il fatto che la lettura può essere orientata a finalità diverse, ovvero che si può leggere per scopi differenti.

Si può leggere infatti per scopi ricreativi, per cercare informazioni, per acquisire delle conoscenze (quindi per motivi di studio…). Ai diversi scopi della lettura possono corrispondere anche modalità diverse di lettura.

E’ in questo intreccio di meccanismi che troviamo la possibilità di rivedere, di “rileggere” con occhi diversi l’idea che si debba terminare un libro una volta iniziato.

Ecco dunque che leggere con l’obiettivo di cercare informazioni o di acquisire conoscenze può, a differenza di letture con finalità più ricreative (per esempio la lettura di un giallo o di un romanzo) essere svolto in maniera meno lineare, utilizzando una modalità cosiddetta “survey”, cioè esplorativa, in cui ci si sofferma sull’indice, sui principali paragrafi, sui capitoli, facendosi un’idea generale che consente di avere chiaro se la lettura che si vuole approfondire è utile allo scopo che ci si è prefissati. Vi è, in questo senso, anche un’altra modalità di lettura, chiamata skimming. Si tratta di un modo di leggere in cui ci si focalizza sulle parole chiave, che aiuta a farsi un’idea generale del testo e a decidere quindi in un secondo momento se un volume debba essere letto interamente oppure se concentrarsi solo su alcune parti ritenuti sufficienti.

In altri termini: si legge in modo in modo diverso a seconda del motivo per cui si legge.

A scoraggiare la lettura, oltre quanto appena detto, vi è spesso, in molti di noi, la sensazione di non capire, di non comprendere ciò che si legge e quindi, se alle prime pagine non si ha chiaro ciò che si è letto, per molte persone questo è sinonimo di incapacità, incompetenza, o difficoltà eccessiva del testo e il libro viene abbandonato, cioè si smette di leggere. A scomporre questa idea così granitica e così potente nel danneggiare sia la stima personale sia la motivazione e l’impegno nella lettura, “vengono in aiuto” le nuove teorie sulla comprensione del testo. Si tratta di studi che evidenziano come la comprensione non sia un atto unico (leggo=capisco/non capisco) bensì come comprendere sia un processo, cioè un prodotto del pensiero costruito man mano.

Durante il processo di comprensione infatti è come se effettuassimo dei “voli” mentali attraverso gli occhi che scorrono sulle parole scritte, cioè saltiamo a passi successivi o torniamo a passi precedenti, e ciò ha la funzione di far meglio focalizzare, associare ed  elaborare le informazioni in ingresso. In tutto questo avere tra le mani il classico libro di carta è di aiuto per il nostro cervello in quanto, il “gioco di squadra” della pluri-sensorialità (vista e tatto) aiuta l’intero processo di comprensione. Il libro di carta favorisce proprio una sorta di maneggiamento concreto delle parole, delle frasi, sia in termini di sottolineature o di appunti, sia in termini anche di ritmo di scorrimento. Inoltre un testo di carta non espone alla distrazione derivante da aperture di finestre che, nei libri digitali, o al computer, vi possono essere.

Ai bambini piccoli si dice: mangia che diventi grande, ma si dovrebbe anche dire: leggi che la tua mente cresce. Perché la lettura aiuta e nutre la mente! Studi di neuroscienze ci dicono che, da un lato, leggere crea connessioni cerebrali, soprattutto nell’area temporale sinistra, quella legata al linguaggio e dall’altro leggere stimola l’affioramento di concetti collegati a ciò che stiamo leggendo.

E’ come se le parole scritte diventassero una sorta di “cue”, di spunto, di suggerimento, di stimolo, che, quasi in una specie di “effetto volano”, creano un intreccio di elementi che concorrono a costruire la comprensione di ciò che si sta leggendo, nonché a creare pensieri e conoscenze nuove.

La lettura quindi può essere definita come un atto creativo e generativo.

Se poi ci aggiungiamo che i libri, per loro stessa natura, sono emotigeni, cioè generano emozioni, aiutano a provare i più vari stati d’animo, aprono scenari mentali ed emotivi, danno la sensazione di stare bene, il gioco è quasi fatto! Perché la ciliegina sulla torta è che i libri riescono letteralmente a catapultarci in una sorta di “macchina del tempo senza tempo”, creando quello che viene chiamato effetto “flow”, cioè un’esperienza ottimale in cui il tempo perde spessore e quantità, perché ciò in cui siamo immersi ha il potere di rapirci e di trasportarci, quasi per magia, in un mondo parallelo.

In tempo di pandemia ci siamo accorti un po’ tutti di quanti nuovi libri siano stati pubblicati, di come tante persone abbiano sentito il bisogno di fissare sulla carta pensieri, emozioni, conoscenze, studi… tanto di tutto… quasi ad indicare come l’effetto choc da emergenza Coronavirus abbia proprio rafforzato la necessità di “ancorare” messaggi, comunicazioni, concetti… in altre parole di scrivere.

Tanti sono i libri e in questo mio articolo vorrei farvene presente uno che può diventare una bellissima strenna natalizia. Si intitola “Cuore 5.0”, scritto da Luca Rizzotti e pubblicato grazie al contributo del Rotary club Valtenesi di Brescia. E’ un libro che fa bene al cuore tre volte poiché: 1) si intitola, appunto, “Cuore 5.0”; 2) emoziona e fa battere il cuore mentre lo si legge e, 3) farà bene al cuore di tante persone poiché il ricavato delle vendite consentirà l’acquisto di defibrillatori per le scuole della Valtenesi.

“Cuore 5.0” ricalca la struttura del classico libro “Cuore” di Edmondo De Amicis, però in una chiave contemporanea, con un’attualizzazione delle tematiche ed un registro narrativo molto adatto ad essere compreso dalle giovani generazioni.

E’ un libro che piace anche agli adulti e io ve lo posso proprio garantire perché tutti gli stakeholders coinvolti, tra cui la sottoscritta, si sono divertiti moltissimo a leggere i 12 racconti; vi dirò di più: di questi racconti si è cercato di fare una classifica, ma vi assicuro che è stato difficilissimo selezionare i più belli, perché… sono uno più appassionante dell’altro.

Già di per sé i titoli dei vari racconti invogliano ad iniziare a leggere e a giocare con la fantasia; ve ne riporto solo alcuni: “il bullo”, “la biblioteca”, “la partita”; “uno spiedino di scorpioni croccanti”, “tana libera tutti”, “la bambina e la balena” e lascio a voi scoprire gli altri!

Altri suggerimenti bibliografici dai quali si possono meglio capire tanti fenomeni di questo strano vivere in tempi di emergenza e soprattutto per acquisire strumenti per affrontare le difficoltà sono: il libro “Il dopo è ora. Come il Coronavirus gioca con le vite di tutti noi”, che ho scritto a partire dalla mia esperienza professionale, e che raccoglie riflessioni utili e indicazioni per reggere i “colpi” della vita e guardare al futuro con maggior serenità e fiducia. Nel commento che l’illustre Gaetano Cinque, noto e fervidissimo scrittore (oltre che ad amatissimo preside nella nostra Brescia per molti anni), ha donato proprio a “Il dopo è ora”, vi è un’interessante osservazione sulle funzioni di un libro e vi invito a guardare il video.

Sempre per trovare degli strumenti, delle lenti di ingrandimento di questa realtà così complessa e difficile da codificare e per affrontare un presente così sconvolgente come quello che stiamo vivendo in questa pandemia, ci sono le due edizioni de “La scienza di eccellenza”, ambedue pubblicate da Gam Edizioni di Rudiano. La prima, giù uscita, consiste in una raccolta di contributi di illustri rappresentanti delle scienze Psicologiche, Mediche e Forensi in dialogo aperto con le Istituzioni per contribuire a comprendere cosa succede alle nostre vite in pandemia. La seconda edizione è in corso di stampa, ancor più ricca della prima: gli interlocutori sono aumentati non solo di numero ma pure di spettro scientifico. Infatti vi sono ospiti dei settori: architettonico, ingegneristico, turistico, artistico,  del design, del fashion.

Vi devo proprio dire che la casa editrice, in particolare la titolare, la dottoressa Daniela Mena, sta letteralmente facendo le corse di Formula 1 per completare la pubblicazione tra Natale e la Befana… incrociamo tutti insieme le dita e… io speriamo che me la cavo!

In questi giorni vi sarà anche la messa on line del sito de “La scienza di eccellenza” all’indirizzo scienzadieccellenza.it che vi invito ad esplorare con curiosità.

Insomma sarà una fine dell’anno col “botto” e, in attesa, vi sollecito a curiosare nei miei canali social, da youtube a Facebook e Instagram.

Non mi resta che augurarvi di trovare sotto l’albero di Natale tanti libri, grandi, piccoli, colorati o in bianco e nero e che possano, tutti, accompagnarci all’ingresso del 2022 all’insegna della bellezza e del piacere della lettura.

Nell’augurare Buon Natale a tutti voi, cari lettori, voglio salutarvi con questo pensiero che ritengo molto profondo e soprattutto molto vero di Fabrizio Caramagna: “Quando finisci un libro e lo chiudi,  dentro c’è una pagina in più: la tua”.

Arrivederci tra 15 giorni

CHI E’ DORIANA GALDERISI?

Doriana Galderisi è padovana d’origine e bresciana d’adozione: lavora nel campo della psicologia da più di 27 anni con uno studio in via Foscolo, a Brescia. Esperta in: Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Tipico e Atipico, Psicologia Criminale Investigativa Forense, Psicologia Giuridica, Psicologia Scolastica, Psicologia dell’Età Evolutiva, Neuropsicologia. E’ inoltre autorizzata dall’ASL di Brescia per certificazioni DSA (Disturbi specifici di Apprendimento). E’ iscritta all’Albo dei CTU, all’Albo dei Periti presso il Tribunale Ordinario di Brescia e all’Albo Esperti in Sessuologia Tipica e Atipica Centro “il Ponte” Giunti-Firenze.

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