🔴 Non ha ancora un nome il cadavere ritrovato a pezzi in Valcamonica | IL PUNTO SULLE INDAGINI

Sul caso è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario, distruzione ed occultamento di cadavere (titolare è la pm Lorena Ghibaudo). L'ipotesi è che si sia trattato di un brutale omicidio, forse per motivi "passionali"

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Carabinieri Nucleo Investigazioni Scientifiche, foto d'archivio

E’ ancora senza un nome il corpo di donna ritrovato a Borno, in frazione Paline (al confine con la provincia di Bergamo) di domenica. Tagliato in 15 pezzi e inserito in quattro sacchi neri.

Sul caso è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario, distruzione ed occultamento di cadavere (titolare è la pm Lorena Ghibaudo). L’ipotesi è che si sia trattato di un brutale omicidio, forse per motivi “passionali”. E il sospetto è che chi ha sezionato il corpo avesse una certa conoscenza di come si utilizzano i coltelli.

DI CHI E’ IL CORPO RITROVATO? LE INDAGINI

Le indagini proseguono su più fronti, questo è il punto in sintesi:

– L’autopsia (condotta dalla dottoressa Cerri) ha confermato che si tratta di una donna (con la pelle chiara e i capelli scuri e di apparente età fra i 33 e i 55 anni). Il corpo era ben conservato: resta da capire se sia stato conservato in frigorifero prima di buttarlo. Da chiarire i segni di sfregio sul viso, che sembrerebbero fatti col fuoco: il tentativo di renderla irriconoscibile o un impeto d’odio?;
– Ora si attende l’esito dell’esame del Dna per compararlo con quello di persone scomparse o schedate per reati;
– L’analisi delle impronte digitali non ha dato risposte sull’identità: potrebbe essere una straniera senza permesso oppure una persona senza passaporto che non ha mai avuto a che fare con la giustizia;
– Gli investigatori hanno analizzato le denunce di scomparsa in zona: non ne risultano di compatibili. L’analisi si allarga;
– Gli investigatori hanno acquisito le telecamere sulla strada che da Borno va verso Dosso di Azzone, in Val di Scalve, nella speranza che l’abbandono sia avvenuto pochi giorni prima del ritrovamento (avvenuto domenica alle 15.30). Un uomo, sentito da Bresciaoggi, ha riferito che i sacchi venerdì non erano presenti in quel luogo.


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Ultimo aggiornamento il 21 Aprile 2024 20:04

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