La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per il 53enne marocchino Abdelmjid El Biti. L’uomo è stato giudicato responsabile dell’omicidio della ex moglie, la 29enne Souad Alloumi, con cui aveva avuto due figli.
Souad – che già aveva denunciato maltrattamenti da parte dell’uomo – era sparita nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018. Ma le telecamere di un bar vicino all’abitazione di lei – in via Milano, a Brescia – lo avevano ripreso entrare e uscire qualche ora dopo, trasportando qualcosa in un pesante borsone porta-abiti. Lei, invece, non era mai stata vista uscire. I giudici hanno ritenuto questi elementi sufficienti per la condanna (il 6 dicembre 2019 era stato condannato per omicidio volontario e l’11 dicembre 2020 la Corte d’appello aveva confermato).
Il corpo non è mai stato ritrovato. L’uomo si è spostato in auto senza cellulare e ha vagato per almeno tre ore prima di raggiungere la propria abitazione, a Seniga. Una delle ipotesi è che El Biti si sia liberato del corpo in un fiume: proprio nelle scorse ore in provincia di Treviso il Po ha restituito un borsone con un cadavere di donna. Al momento non è possibile stabilire corrispondenze tra le due vicende.
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