Non passa settimana che in un Comune bresciano non emerga l’allarme e la preoccupazione dei cittadini per l’incertezza sul servizio di medicina di base. Stavolta – dopo Borgo San Giacomo – tocca a Puegnago.
Gli abitanti del piccolo comune gardesano sono meno di 3.500. Ma ben 2500 (oltre i due terzi) sono rimasti negli ultimi anni senza dottore. L’origine del problema – ormai sistemico e dovuto a questioni di organizzazione regionale – sono i pensionamenti degli ultimi anni e la lentezza del ricambio. Nel 2017 a lasciare è stata la dottoressa Rita Clara Scaperrotta (1.800 pazienti) e nel 2021 il dottor Antonio Lunari (1.800 pazienti). Al loro posto oggi sono arrivati i giovani dottori Clara Bartolaminelli e Pietro Oddo, che però – per questioni tecniche – possono gestire al massimo 650 pazienti ciascuno.
Insomma: sono tantissimi i cittadini rimasti senza medico di famiglia, che ora saranno riaffidati in via temporanea ad altri medici del comprensorio sanitario (con tutti i problemi legati all’obbligo di spostarsi fuori Comune). Il problema, però, riguarda tutta la sanità lombarda e all’orizzonte non si vedono soluzioni. Anzi: al prossimo pensionamento si ricomincia…
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