Ancora gravi disordini nel carcere cittadino di Canton Mombello, uno dei più sovraffollati d’Italia, dove un detenuto ha dato fuoco alla propria cella, scatenando il panico nella struttura e mandando quattro agenti di polizia in ospedale.
A darne notizia è un comunicato della Funzione pubblica Cgil. Secondo quanto si apprende, intorno alle 11, l’uomo – definito “un soggetto psichiatrico, non avvezzo al rispetto delle regole, già noto per pregressi gravi disordini” – ha appiccato il fuoco alla cella. Nel carcere, quindi, si sono vissuti nuovamente momenti di panico, tra “fiamme, fumo e anche l’ira di altri detenuti che inneggiano contro il soggetto che ha appiccato il fuoco”.
Ad avere la peggio, però, sono stati i poliziotti accorsi in soccorso del carcerato, che hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso degli Spedali Civili “per intossicazione e traumi agli arti superiori nel tentativo di salvare il detenuto”.
“Ormai urgono indifferibili interventi da parte dell’Amministrazione Penitenziaria – afferma il Coordinatore Regionale della Fp Cgil Calogero Lo Presti nel comunicato – al fine di allontanare con immediatezza i soggetti non rispettosi delle regole penitenziarie ma anche nei confronti di tutti quei soggetti psichiatrici che scontano la loro pena all’interno di strutture non idonee, come il Nerio Fischione, a contenere questi soggetti. Anche la politica, a cui facciamo sempre appello – continua il testo – faccia meno passerelle all’interno delle carceri e più fatti con delle modifiche normative affinché renda le carceri luoghi di lavoro sicuri per i poliziotti e dove la riabilitazione dei condannati non sia solo sulla carta ma anche nel concreto”.
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