Maiale nella fornace, anche Aidaa all’attacco: non cambia se è già morto

"L'Aidaa associazione italiana difesa animali ed ambiente si associa alla protesta di altre associazioni animaliste che considerano questa decisione errata ed eticamente inaccettabile ed esprime la sua condanna a questo esperimento senza se e senza ma"

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Maiali, foto generica da Pixabay

“Gettare il maiale Cuore nella fornace delle fonderie Gonzini di Noccole di Provezze è un fatto eticamente e moralmente inaccettabile. Il fatto che si usi un maiale morto in un allevamento intensivo non cambia la sostanza delle cose”. A dirlo è una nota di Aidaa, che si unisce agli animalisti di Parma nella polemica contro l’esperimento giudiziale relativo al processo Bozzoli, che prevede di bruciare un animale per capire se è davvero possibile polverizzare un corpo senza lasciare traccia.

“Nessun maiale cosi come nessun altro animale presenti negli allevamenti intensivi muore di morte naturale ma solo di morte indotta o perchè non conforme agli standard produttivi o perchè malato e questo oltre che inaccettabile è vergognoso – continua il comunicato stampa – L’Aidaa associazione italiana difesa animali ed ambiente si associa alla protesta di altre associazioni animaliste che considerano questa decisione errata ed eticamente inaccettabile ed esprime la sua condanna a questo esperimento senza se e senza ma”.


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Ultimo aggiornamento il 11 Aprile 2024 17:51

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