Vittoriale, una cerimonia per ricordare quando Tazio Nuvolari e il capo dell’Alfa andarono in visita da D’Annunzio

Novant’anni fa, il 29 aprile 1932, il pilota mantovano Tazio Nuvolari e Prospero Gianferrari amministratore delegato dell’Alfa Romeo salirono al Vittoriale per incontrare il comandante Gabriele d’Annunzio, principe di Montenevoso.

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Capozza e Drogo seduti sull'Alfa Romeo dell'epoca, foto da ufficio stampa
Novant’anni fa, il 29 aprile 1932, il pilota mantovano Tazio Nuvolari e Prospero Gianferrari amministratore delegato dell’Alfa Romeo salirono al Vittoriale per incontrare il comandante Gabriele d’Annunzio, principe di Montenevoso.
Per rievocare l’incontro si è tenuta una cerimonia privata organizzata da Aci Automobile Club d’Italia, Fondazione Vittoriale degli Italiani e Stati Generali del Patrimonio Italiano.
Da Roma sono giunti Gerardo Capozza segretario generale dell’Aci Automobile Club d’Italia e Ivan Drogo Inglese presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano ad accoglierli Giordano Bruno Guerri, autorevole scrittore e storico che presiede la Fondazione del Vittoriale.
Il Professor Drogo Inglese nella suo discorso introduttivo ha svelato alcuni particolari inediti sull’incontro “che, si scoprì in seguito, destò qualche preoccupazione. Lo dimostra il fatto che Benito Mussolini, capo del Governo, ricevette una informativa dettagliata sulla visita fatta redigere dal sottosegretario Leandro Arpinati, un gerarca fascista che al tempo era anche presidente del Coni Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
E un analoga nota giunse a Torino sulla scrivania del senatore Giovanni Agnelli presidente della Fiat”.
Ma anche quello relativo a uno dei ultimi pensieri di Carolina Perino vedova di Tazio Nuvolari “Negli anni ’80, poco prima di morire, confidò che quello con Gabriele d’Annunzio fu annoverato dal pilota tra gli incontri più importanti che maggiormente segnarono il suo pensiero”.
Drogo Inglese ha concluso ricordando la figura di Prospero Gianferrari “nato a Rovereto alla fine dell’800. Laureato in ingegneria. Fu Deputato alla Camera e Podestà di Trento. Tra la fine degli anni ’20 e gli inizi degli anni ’30 fu consigliere delegato e direttore generale dell’Alfa Romeo. Successivamente, fino a metà degli anni ’40, direttore generale della Isotta Fraschini. Subito dopo emigrò a Rio de Janeiro in Brasile dove morì negli anni ’50”.
Il Segretario Generale dell’Aci Gerardo Capozza nell’occasione ha lanciato la proposta “di un programma didattico rivolto agli studenti italiani promosso da Aci, fondazione Vittoriale degli Italiani e Stati generali del Patrimonio Italiano per promuovere il connubio tra motorismo storico e patrimonio architettonico”.
La cerimonia, alla quale ha partecipato una rappresentanza della famiglia Gianferrari (il figlio Vincenzo ed altri congiunti), si è conclusa con la visita privata della collezione di automobili appartenute a Gabriele d’Annunzio: l’Alfa Romeo 6C 2300 T “Soffio di Satana”, la Fiat Tipo 4 e l’Isotta Fraschini Tipo 8B.


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Ultimo aggiornamento il 14 Aprile 2024 22:19

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