Non esistono allarmi. Ma è alta l’attenzione delle istituzioni sanitarie dopo i numerosi casi di epatiti acute registrati tra i minori di diversi paesi europei. Nel Bresciano, in particolare, si è registrato uno degli episodi più rilevanti, con un 11enne che sarebbe stato sottoposto a trapianto. Ma ci sarebbero anche altri due casi “sotto osservazione”.
A riferirlo è stata la vicepresidente della Regione Lombardia (con delega alla Salute) Letizia Moratti, rispondendo a un’interrogazione del cinquestelle Mammì.
Da inizio anno, in Regione, si sarebbero registrati nove casi di epatite di origine sconosciuta, a cui – secondo le segnalazioni delle Ats – se ne sommano altri due ancora oggetto di analisi. La maggioranza dei casi (sette) ha riguardato bambini di età inferiore ai quattro anni, ma solo per uno si sarebbe reso necessario il trapianto.
Non è ancora chiaro quali possano essere le cause di queste epatiti, né se ci siano correlazioni con la pandemia. Ancora capire anche se sia in corso un’epidemia o se sia semplicemente aumentata l’attenzione al problema. Il monitoraggio è costante.
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