È stata un’ordinanza del sindaco di Bovezzo Sara Ghidoni a porre ieri alle 17 il divieto di utilizzo dell’acqua della rete idrica perché ritenuta non potabile.
La comunicazione è stata data ai cittadini in seguito ai campionamenti dell’acqua che, secondo quanto spiega la stessa ordinanza, avrebbero dato esito non conforme agli standard di qualità necessari per legge, mostrando una concentrazione di tetracloruroetilene e di Tricloroetilene superiore ai 10 microgrammi consentiti dalle normative (il valore si sarebbe attestato sugli 11 microgrammi).
Gli abitanti di Bovezzo sono quindi stati invitati a non utilizzare l’acqua né per bere (o per abbeverare gli animali) né per la preparazione di alimenti o bevande, né tantomeno per la pulizia delle stoviglie.
Meno di due ore dopo, preso atto delle verifiche del gestore della rete A2A Ciclo Idrico e in seguito a comunicazione inoltrata da Ats Brescia, è fortunatamente arrivata la revoca dell’ordinanza, che ha confermato il termine della situazione di emergenza.
Per garantire la massima tutela della salute dei cittadini però, il sindaco ha assicurato che i campionamenti proseguiranno e i valori di conformità verranno monitorati con attenzione. L’intento sarebbe anche quello di far luce sulla questione.
«Nei prossimi giorni continueremo ad effettuare i controlli – ha scritto Ghidoni sui social.
Siamo intervenuti in maniera così rapida grazie al confronto e al tempestivo monitoraggio tra Comune, ATS Brescia e A2A che ringrazio per la collaborazione, volta alla salvaguardia della salute dei cittadini di Bovezzo.»
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