E’ stato proclamato lo stato di agitazione dei circa 2.400 lavoratori della Asst del Garda, da cui dipendono i presidi e gli ospedali di Desenzano, Manerbio, Leno, Gavardo, Prevalle, Salò e Lonato.
La decisione, informa una nota, è stata presa su mandato dei lavoratori dai sindacati (Cisl FP – Uil FPL – FP Cgil – Nursind – Nursing Up) al termine delle assemblee tenute l’8, il 9 e il 10 giugno.
Al centro della protesta è “la carenza di personale, acuita dal periodo estivo, con pesanti ricadute sui carichi di lavoro”. “Le assemblee hanno manifestato disagio e preoccupazione per la situazione aziendale – continua il testo – complessivamente i 2.400 lavoratori vantano un credito di 25mila giorni di ferie maturati nei vari anni, senza vedere la possibilità di un recupero a tempi brevi”. Ma non solo: “si è parlato di modalità di gestione del personale, di carichi di lavori inaccettabili, di stanchezza psicofisica e di demotivazione del personale e di difficile conciliazione vita lavoro”. Il tutto a fronte delle “difficoltà incontrate in questi mesi nell’ottenere risposte adeguate dalla Direzione della Asst Garda alle richieste dei lavoratori”.
“Nelle assemblee – conclude il comunicato stampa – è stata ribadita dai lavoratori l’attenzione verso pazienti e cittadini che quotidianamente hanno bisogno dei servizi sanitari dell’Asst, vero anello debole di questa situazione: le ulteriori forme di protesta che si renderanno necessarie saranno prese senza arrecare danno all’utenza”.
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